Roma, spari contro troupe di Striscia la Notizia. C’è video che incastra aggressore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2017 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA
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Roma, spari contro troupe di Striscia la Notizia. C’è video che incastra aggressore

ROMA – Proseguono le indagini dei carabinieri dopo l’aggressione subita da Vittorio Brumotti e la troupe di Striscia la Notizia, mentre girava un servizio sullo spaccio di droga nel quartiere di San Basilio a Roma. I militari hanno condotto un sopralluogo sul luogo dell’aggressione, nell’area compresa fra via Carlo Tranfo e via Luigi Gigliotti. Oltre a insulti e minacce di morte, le vittime hanno riferito di aver sentito colpi di arma da fuoco mentre un cameraman è stato colpito di striscio da un mattone.

Come si apprende da fonti investigative, non sono stati ritrovati durante il sopralluogo a San Basilio armi da fuoco o proiettili. I carabinieri che conducono le indagini hanno sentito tutti i componenti della troupe e raccolto la loro denuncia. Al vaglio il video girato dalla stessa troupe, unico elemento in mano agli investigatori vista la totale assenza di immagini di telecamere di sorveglianza nella zona dove è avvenuta l’aggressione.

A denunciare l’aggressione subita dalla troupe del programma di Antonio Ricci la stessa Mediaset, nella giornata di sabato 2 dicembre. Il video integrale di quanto accaduto verrà trasmesso nella puntata di Striscia la Notizia in onda lunedì 4 dicembre.

“L’aggressione contro la troupe di Striscia rappresenta un’altra grave “testata” contro il diritto di cronaca e la libertà di informazione”, spiegano il segretario generale e il presidente della Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana), Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il presidente del Cnog, Carlo Verna. “Vittorio Brumotti e la sua troupe stavano realizzando un servizio sullo spaccio di droga quando sono stati aggrediti prima a “colpi di mattoni” e poi con colpi di pistola sparati a scopo intimidatorio – aggiungono -. Quei colpi di mattone, come le testate di Ostia, hanno l’obiettivo di impedire che le luci dell’informazione possano disturbare il malaffare e la corruzione che hanno bisogno di silenzi complici e di oscurità. Siamo certi che, anche attraverso l’analisi di alcune immagini, i colpevoli saranno presto individuati e messi in condizione di non nuocere”.