Sanremo 2020, Massimo Ranieri con Tiziano Ferro canta Perdere l’amore

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Gennaio 2020 - 18:06 OLTRE 6 MESI FA
Sanremo 2020, Massimo Ranieri con Tiziano Ferro canta Perdere l'amore

Sanremo 2020, Massimo Ranieri con Tiziano Ferro canta Perdere l’amore (Nella foto Ansa, Amadeus)

SANREMO  –  A 32 anni dal trionfo con Perdere l’amore, Massimo Ranieri torna sul palco del Festival di Sanremo. E riporta proprio il celebre brano, che interpreterà insieme a Tiziano Ferro. E il Festival sarà anche l’occasione per presentare fuori gara una canzone inedita, Mia ragione, che anticipa la pubblicazione del nuovo album in uscita in primavera.

E’ contento dello “strano connubio” con Tiziano Ferro, Ranieri. Il duetto dovrebbe essere inserito in scaletta nella seconda serata della kermesse. “Tiziano ha dichiarato di essere rimasto fulminato quando nel 1988, davanti alla tv insieme al papà, mi vide a Sanremo con Perdere l’amore. E’ stato lui a cercarmi insieme ad Amadeus – racconta Ranieri – e sarò felicissimo di ricantarla con questo grande artista. Speriamo che sia un bel momento, la canzone lo merita, è la canzone per antonomasia”.

Il nuovo album, frutto di anni di lavoro a distanza con Gino Vannelli, che ha anche curato gli arrangiamenti, “includerà – spiega Ranieri – qualche inedito e molte piccole grandi canzoni del passato che non sono state grandi successi perché non le ho promosse, avendo lasciato la musica, in quegli anni, per dedicarmi di più al teatro”. Alcuni esempi? Via del conservatorio, Quando l’amore diventa poesia (Sanremo ’69), Per una donna,  Sogno d’amore, Le braccia dell’amore.

Tornando a Sanremo, dopo Morandi e Baglioni, Ranieri potrebbe valutare l’idea di lanciarsi nell’avventura della guida del Festival. “Certo che ci penserei, anche se è una roba dantesca per la grande responsabilità che Sanremo comporta. Dovrei prendermi sei mesi di vacanza da concerti, teatro e film, ma sarei un ipocrita a dire che non valuterei la proposta”.

Consapevole della eco mediatica di ogni cosa che accade nell’ambito di Sanremo, anche alla luce delle polemiche di quest’anno, Ranieri auspica un glorioso ritorno del Festival alle origini “quando per alcuni giorni, in totale relax, si ascoltavano bellissime canzoni, con melodie e testi importanti, con grandissimi cantanti come Domenico Modugno, Claudio Villa, Johnny Dorelli, tutti calibri da 90. Ero un ragazzino, erano i miei divi, li guardavo e ascoltavo a bocca aperta”. Sarebbe bello, osserva, recuperare “la spensieratezza” di allora, quando, mentre il Paese cresceva, il Festival della canzone italiana lasciava fuori la politica. (Fonte: Ansa)