Sanremo. Baudo: “Torno al Festival solo con Simona Ventura”

Pubblicato il 25 Febbraio 2010 - 16:43 OLTRE 6 MESI FA

Pippo Baudo

Il mattatore del Festival di Sanremo, tredici le edizioni sotto la sua conduzione, tornerebbe sul palco dell’Ariston, ma solo con Simona Ventura. Pippo Baudo non riesce proprio a spezzare questo cordone ombelicale con la kermesse. Domenica 23 febbraio, quando sul palco si sentiva ancora la presenza di Antonella Clerici, il conduttore siciliano non ha negato di «provare una certa emozione» e si è dimostrato come sempre a suo agio.

Oggi a “Il Fatto del Giorno” su Raidue ha lanciato il sasso e l’invito a Super Simo, lei sarebbe la “conditio sine qua non” per calcare nuovamente le scene del Festival della canzone italiana, «se Simona vuole», ha sottolineato. Nel corso del programma di Monica Setta, Baudo ha anche ribadito che «il prossimo Festival di Sanremo sarà difficile. Quest’anno hanno ammazzato i big e quindi il prossimo lo si dovrà fare soprattutto con i giovani e i talent show». Intervenuto in collegamento telefonico, il conduttore ha poi spiegato che «cinque serate sono tantissime. Come si fa a fare cinque serate senza i big? Quest’anno avevano Ruggeri, Cutugno e Nino D’Angelo, ma ad un certo momento sono stati fatti fuori».

Baudo ha poi chiarito il piccolo giallo che lo ha visto protagonista quest’anno con le sorelle Marinetti, il trio di travestiti che accompagnava Arisa e che si è rifiutato di salire sul palco di ‘Domenica In’, perché si sarebbe sentito offeso da Baudo. «E’ una cosa che voglio chiarire. Io non le ho mai conosciute – ha detto Baudo -. L’unica cosa è che prima di salire sul palco di Domenica In le ho presentate come le figlie delle Sorelle Bandiera. Il loro manager si è risentito, ma non era un’offesa. Loro sono un trio en travesti. Non è un’offesa nel mondo dello spettacolo esibirsi en travesti».

Infine, a proposito della polemica creata dai Jalisse, nella puntata di ieri del programma di Monica Setta, che lamentavano uno scarso interesse del conduttore nei loro confronti all’indomani della vittoria al Festival del 1997, «intanto non è bello parlare di cupola che governa la musica», ha detto Baudo, «perché la parola cupola sa di mafioso e mi fa paura. La cupola è la vergogna di questo paese. Quanto ai Jalisse, la cantante Alessandra Drusian è stata una mia scoperta ai tempi di Gran Premio. Ricordo che l’anno successivo alla loro vittoria – in un’edizione non condotta da me – inviarono un brano per poter ripartecipare al Festival. Pur essendo molto competente di musica, mi sono sempre avvalso di esperti in una commissione artistica che con tutta serenità ha valutato le canzoni».