Sanremo si fa politico. Berlusconi “Festa dell’Unità”. Fazio: “Paghi il Canone”

Pubblicato il 11 Febbraio 2013 - 17:48| Aggiornato il 17 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

SANREMO  – E pure Sanremo finisce in politica: “Sembra la Festa dell’Unità”, dice Berlusconi. Sotto elezioni, con Berlusconi impegnato nella campagna mediatica più sovraesposta degli ultimi anni, il rischio c’era. Se poi il conduttore è il “post comunista” Fabio Fazio, il gioco è facile: basta definire (come avvenuto) il Festival come “Festa dell’Unità”. Spiegazione per un invito a una piccola evasione: “Gli italiani così non pagheranno il Canone”. Sketch concluso da una battuta da uomo di spettacolo consumato: “Se Fazio mi invita, potrei presentarmi nelle vesti di cantante”.

La reazione di Fazio è arrivata solo sul versante canone: ”Ma quindi Berlusconi non ha ancora pagato il canone! Volevo ricordagli che c’è tempo fino al 28 febbraio per farlo senza incorrere in ulteriori sanzioni’, ha detto Fazio nella prima conferenza stampa del festival.

E conclude: ”Sanremo è una vetrina, quindi chiunque ne parla ha visibilità”.

Ma la mini-querelle dell’11 febbraio non è stata certo la prima che ha coinvolto Berlusconi e Sanremo. L’8 febbraio infatti Berlusconi aveva invitato a spostare il Festival a dopo le elezioni: “Abbiamo difficoltà a comunicare in campagna elettorale a causa della par condicio. E il Festival della canzone italiana diminuisce la possibilità a dieci giorni dal voto di comunicare con gli italiani”.