Sanremo 2020, Levante: “Spero che Amadeus mi abbia scelta per merito e non perché donna”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2020 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Sanremo 2020, Levante: "Spero che Amadeus mi abbia scelta per merito e non perché donna"

Levante (Foto Ansa)

TORINO – “Spero che Amadeus mi abbia scelto per merito e non perché sono donna”. Così Levante spazza via la polemica sanremese che ha travolto Amadeus, per le parole usate nella conferenza stampa di presentazione delle donne che lo accompagneranno sul palco dell’Ariston. Polemiche che la cantautrice non esita a definire “offensive per chi è davvero discriminata”.

Levante, siciliana, 33 anni, ma cresciuta a Torino, sarà tra i Big in gara nella kermesse al via dal 4 all’9 febbraio 2020. Un vero e proprio debutto sul palco più importante d’Italia, dal momento che non ha mai partecipato né presenziato al Festival. Il suo brano “Tikimbombom“, parla di diversità, omofobia e donne. 

E proprio sulle donne, al centro delle polemiche pre-Festival, Levante ha opinioni piuttosto precise. “La quota rosa mi fa arrabbiare – dice in una intervista alla Stampa – Non ho un deficit per cui mi si deve garantire un posto solo perché donna. Spero che Amadeus mi abbia scelto con il criterio del merito e del gusto. Le polemiche devo avere un senso, altrimenti parliamo a vanvera e sprechiamo la voce. Io canto le donne, di femminicidio, di violenza”.

Ma di Amadeus conserva un’ottima considerazione: “Amadeus l’ho conosciuto ed è una persona lontanissima dal sessismo. Il problema semmai sta nel linguaggio comune che deve cambiare. Ama ha detto una frase infelice? E’ vero, ma metterlo in croce non mi sembra il caso. Sono contraria al mettere le persone all’angolo e qui sta avvenendo questo, forse anche per altri motivi”.

E Junior Cally? Anche quella una “polemica assurda. Fa rap, genere per antonomasia con un linguaggio violento. Al Festival ci sono stati testi maschilisti. Quindi, o è sempre giusto o è sempre sbagliato. Ricordiamoci che Eminem (il genere è quello) nel 2001 fu all’Ariston come superospite”.

Fonte: La Stampa