Sanremo, i giornali e Crozza: fischiato da metà platea, no da due berluscones

Pubblicato il 13 Febbraio 2013 - 10:52| Aggiornato il 23 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Tutto il resto sembra sparire, della musica qualche sporadica pagella. La prima serata del Festival di Sanremo è stata, a leggere le critiche sui giornali, tutta in quei pochi minuti di Crozza fischiato. Neanche tutto l’intervento del comico, 40 minuti, che per rispettare la par condicio ha dovuto imitare e sbeffeggiare praticamente tutto l’arco costituzionale. Dal Corriere della Sera a Repubblica, da Il Fatto Quotidiano al Giornale, tutti si concentrano sui fischi e sui “buu” a Crozza-Berlusconi.

Con interpretazioni sorprendentemente diverse: c’è chi parla di soliti noti in cerca di visibilità. Repubblica e il Fatto azzardano la tesi complottista: sono fedeli berluscones mandati apposta per aizzare la polemica. Il Giornale ribatte: non erano due, era metà platea che non ne poteva più dell’ennesimo sfottò a Berlusconi.

Aldo Grasso sul Corriere della Sera è quasi entusiasta: “Questo sarà il momento indimenticabile del Festival! Non un grande momento comico, ma il primo momento sincero della manifestazione, regalo prezioso ai titolisti di giornali”.

Curzio Maltese su Repubblica: “Alla fine un caso bisognava crearlo per forza e l’hanno creato, probabilmente ad arte, con l’ennesima furbata di questa campagna elettorale. La contestazione a Maurizio Crozza da parte di qualche fedelissimo berluscones infilato nel pubblico dell’Ariston pare una trovata da copione”.

Esplicito, in questo senso, anche il Fatto Quotidiano che titola: “Crozza contestato dalla claque di Berlusconi”.

Alessandra Comazzi sulla Stampa dà un retroscena. Massimo Martelli, uno degli autori precisa: “Quello che non si è capito dai teleschermi è che la gran parte del trambusto che si è sentito e l’invito ripetuto ad andare “a casa, a casa” non era rivolto a Crozza ma ai due contestatori seduti vicini in platea”.

“Storico” per il Giornale, il “teatro dell’Ariston che si divide, si lacera, parte della platea che urla ‘vattene’, e ‘fuori, fuori’, e l’altra metà che lo applaude”. Insomma, a leggere il quotidiano della famiglia Berlusconi il pubblico era diviso a metà, tra favorevoli e contestatori. Continua Laura Rio: “Del resto la platea dell’Ariston non è fatta tutta di amici della sinistra, come invece si nota nella carrellata di personaggi che scorre sul palco accanto alla coppia Fazio-Littizzetto.