Sergio Vessicchio radiato dall’Ordine dei giornalisti dopo le telecronache sessiste

Sergio Vessicchio radiato dall'Ordine dei giornalisti dopo le telecronache sessiste
Sergio Vessicchio radiato dall’Ordine dei giornalisti dopo le telecronache sessiste

ROMA – Sergio Vessicchio radiato dall’Ordine dei giornalisti dopo le telecronache sessiste.Il giornalista nel marzo scorso disse in diretta tv rivolto alla guardalineee Annalisa Moccia: “Inquadrate l’assistente donna, che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri”.

La vicenda aveva fatto discutere a lungo giornalisti e non nello scorso mese di marzo. Ora però è arrivato il verdetto del Consiglio di disciplina territoriale dell’Ordine dei giornalisti della Campania che ha deciso la radiazione dell’allora collaboratore e telecronista di CanaleCinquetv Sergio Vessicchio.

Vessicchiolo scorso marzo durante la partita Agropoli-Sant’Agnello, partita del campionato di Eccellenza della Campania aveva duramente attaccato la guardalinee donna dell’incontro Annalisa Moccia con una frase che aveva fatto sobbalzare gli spettatori a casa: “Chiederei alla regia di inquadrare l’assistente donna, che è una cosa inguardabile. È uno schifo vedere le donne che vengono a fare gli arbitri in un campionato dove le squadre spendono migliaia di euro, una barzelletta della Federazione”.

“Le calciatrici sono brutte, mi fanno schifo e nessuno le guarda” disse il telecronista e giornalista campano, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città, condotta da Emanuela Valente. Vessicchio ha sparato di nuovo a zero contro il calcio femminile.

Sul Mondiale di calcio femminile, Sergio Vessicchio ha detto: “Il calcio femminile è una bufala. È una fake news continua. I tg e i giornali continuano a sottolineare record di ascolti, ma quale record! Le donne che giocano a calcio non le guardano nemmeno gli uomini più malati. Vogliono indirizzare la gente verso questo sport. Le calciatrici sono brutte, sono dei maschi. Non ho visto nemmeno una partita e non lo farò. Il calcio femminile va sostenuto nel rispetto di chi vuole praticarlo ma non enfatizzarlo in questo modo. Farlo è una forzatura. I numeri degli spettatori tanto osannati sono gonfiati, non è vero. Devono portare il business nel calcio femminile, prolificheranno i procuratori. Vogliono fare del calcio femminile, che è ancora vergine, un business”.

 

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