Siddi: “non chiudere le sedi estere della Rai”

ROMA – ''Non si puo' assumere a motivo della chiusura della programmazione dedicata per gli italiani del mondo, il taglio, pure grave, dei fondi della convenzione della Presidenza del Consiglio, per la Rai nel mondo. Questa missione deve essere gia' compresa comunque nella missione strategica dell'azienda del servizio radiotelevisivo pubblico Italiano''. Il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, si schiera contro la chiusura di alcune sedi estere della tv pubblica e di Rai International.

''Lasciare l'Africa o l'India, ma anche Mosca o la Turchia oggi – sottolinea Siddi in una nota – e' come dire che la principale azienda di informazione italiana non ne valuta pesi e valori culturali economici e geopolitici. Peggio ancora la vicenda di Rai Internazionale la cui chiusura e' stata oggi con energia e riprovazione denunciata piu' volte nel corso dell'assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'estero (Cgie). Tutte le programmazioni dedicate sono state annullate da gennaio, i giornalisti e il personale ridistribuiti in altre testate, il segnale nel mondo mantenuto attivo (con i suoi costi) per trasmettere pezzi di programmazione nazionale assemblati dalle diverse testate e reti''.

Siddi condivide ''pienamente l'istanza urgente inviata oggi dal segretario generale della Cgie, Elio Carozza, al Presidente e al direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Lorenza Lei – conclude – perche' domani intervengano nell'aula delle udienze internazionali del ministero degli Esteri per confrontarsi e interloquire con i rappresentanti della comunita' italiana nel mondo, superando il limite delle conoscenze di questi problemi per 'relata refero'''.

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