Silvia Salemi chi è, età, altezza, dove è nata, marito, figli, malattia della sorella, vita privata, Instagram

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 26 Gennaio 2022 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA
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Silvia Salemi chi è, età, altezza, dove è nata, marito, figli, malattia della sorella, vita privata, Instagram (Foto Ansa)

Silvia Salemi chi è, età, altezza, dove è nata, malattia, marito, figli, sorella, vita privata, Instagram. Molti di noi la ricordano per la canzone A casa di Luca, portata a Sanremo e diventata una hit italiana degli anni Novanta. Ma forse non tutti conoscono la sua vita privata.

Dove e quando è nata, età, altezza, la biografia di Silvia Salemi

Silvia Salemi è nata a Palazzolo Acreide (Siracusa) il 2 aprile del 1978. Allo stato attuale ha dunque 43 anni. E’ del segno zodiacale dell’Ariete. E’ alta 166 centimetri.

Marito, figli, Instagram, la vita privata di Silvia Salemi

La cantante è sposata con Gian Marco Innocenti: il matrimonio si è celebrato nel 2004. La coppia ha due figlie: Sofia, nata nel 2005, e Ludovica, nata nel 2007. Dopo la nascita delle figlie, Silvia Salemi si è parzialmente ritirata dalle scene, in modo da poter dedicare più tempo alla famiglia. Silvia ha un profilo ufficiale su Instagram.

La malattia e il dramma della sorella di Silvia Salemi

Silvia Salemi ha avuto un grave lutto quando era piccola. Sua sorella Laura è infatti morta di leucemia quando era piccola. Silvia quando era piccolina non parlava, i suoi genitori pensavano che non avesse la voce. Ha iniziato a parlare solo dopo aver trovato una audiocassetta con la voce della sorella Laura: “Io Laura, di anni 5 e mesi due, voglio dire che lascio tutti i miei giochi a Silvia perché è una bambina buona. Silvia vieni mi devi aiutare a fare la flebo a Pinocchio”.

Qualche tempo fa ha raccontato in tv: “Laura è il mio angelo, è stata quella persona che mancando mi ha fatto nascere. Mia madre scopre contemporaneamente che mia sorella Laura aveva una leucemia e che era incinta di me. Io ero la terza. Il medico di famiglia le ha detto di tenermi perché ero un miracolo e perché Laura se ne sarebbe andata. Arrivavo io e le avrebbero tolto lei. Io ero un feto e ho stipulato idealmente un patto di sangue e di vita con mia madre. Le dico: ‘Sì mamma fammi restare io non sarò mai un problema per te, tu farai un percorso con Laura e io starà in un angolo’. E così ho fatto”.