Temptation Island, Dagospia: “Copione scritto. Ecco quanto guadagnano”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2015 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Temptation Island, Dagospia: "Copione scritto. Ecco quanto guadagnano"

Il cast della seconda edizione italiana di Temptation Island

ROMA – Bufera su Temptation Island. Dagospia lancia una bomba sul programma di Maria De Filippi in onda in questi giorni su Canale 5.

Stando a quanto riportato dal sito, i tentatori e le tentatrici avrebbero interpretato un ruolo, attenendosi perciò a un copione scritto, per un compenso di 900 euro a settimana. Copione scritto per preservare le dinamiche delle coppie: alcuni di loro infatti sarebbero stati ”ostacolati” dagli autori nel portare avanti tecniche di seduzione che avrebbero potuto compromettere gli equilibri dei fidanzati.

”Ebbene si! Il programma estivo della ‘diabolica’ moglie di Costanzo è tutto scritto – scrive Dagospia -. Quindi, preparato. Dall’inizio alla fine. A dettare strategie, magagne, lacrime e riconciliazioni sono due bravi e scafatissimi autori: Fabio Pastrello e Claudio Leotta. Due ragazzi che non sono certo di primo pelo. E in queste ore le loro ex marionette palestrate e infoiate stanno iniziando a vuotare il sacco. A un tentatore o a una tentatrice i 1.800 euro lordi ricevuti dalla Fascino (società che produce il programma) per due settimane di farsa sembrano non andare più giù! A parlare sono in molti, e in molti ci dicono che alla fine del programma rimarranno tutte le coppie in essere”.

Dagospia incalza e continua:

”Pare che i preferiti della produzione venissero periodicamente istruiti dagli autori e che le iniziative individuali (lecite ai fini del regolamento del gioco) fossero sistematicamente bocciate dalla produzione. Ad esempio uno dei più boni del gioco, il tentatore Davide Farina pare abbia chiesto più volte di uscire con Alessia, la fidanzata del manzo napoletano Amedeo (la coppia è uscita da Uomini e Donne!) ma a lui, secondo fonti accreditate, sarebbe stato detto più volte di no. Tutto ciò a discapito della autenticità del gioco”.