Teo Teocoli: “Ad Arcore dissi a Berlusconi: ‘Lei costruisca pure Milano 2 che io faccio il mio mestiere’. Fui accompagnato alla porta”

“Con Boldi e Gaspare e Zuzzurro andammo da Berlusconi a Villa San Martino. Parlammo, fece delle proposte, non ero d’accordo e dissi: ‘Lei costruisca pure Milano 2 che io faccio il mio mestiere‘. Fui praticamente accompagnato alla porta. Aspettai in auto un’ora e mezza prima che gli altri uscissero. Ma qualche anno dopo fu proprio Berlusconi a richiamarmi nelle sue tv, aveva riconosciuto il mio talento”. Teo Teocoli, intervistato dal Giornale, di proprietà proprio di Berlusconi e famiglia, ha raccontato quando per qualche anno venne allontanato da Mediaset.

Teo Teocoli e il ritorno a Zelig

Proprio in questi giorni Teo Teocoli è tornato a Zelig come superospite. “Hanno dovuto tagliare dieci minuti perché quel pazzo di Bisio ed io abbiamo improvvisato, oh quello non molla mai”, ha scherzato Teo Teocoli senza nascondere la sua soddisfazione, perché “io sono un cabarettista e il cabaret è quel mondo dove si balla, si canta, si scherza e si improvvisano cose”. Anche se per la verità “Zelig non è proprio casa mia. Io sono più da Derby. Ci ho trascorso 17 anni e quell’impronta non andrà più via”.

Teo Teocoli e i mille aneddoti

Gli episodi memorabili di quegli anni sono infiniti: “Abatantuono chiese di stare dietro a me e Boldi sul palco per imparare. Aveva un impermeabile bianco e la gente rideva… Gli spettacoli erano lunghissimi, andavano avanti fino alle 3 e quando il comico di turno diceva e ora per finire… qualcuno in sala diceva sempre ecco, bravo. Poi si andava al Capolinea, poi a fare colazione, poi a prendere i giornali. L’unico momento in cui Milano si fermava era tra le 6.45 e le 7. In giro era il deserto. E io mi godevo quel quarto d’ora. Poi iniziava la città“.

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