Vieni da Me, Marco Baldini: “Quando incontrai Fiorello per la prima volta…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Dicembre 2019 - 14:17 OLTRE 6 MESI FA

Marco Baldini, Vieni da MeROMA – Intervistato da Caterina Balivo, ospite nel salotto di Vieni da Me, c’è Marco Baldini.

Fiorello? “C’è stata subito intesa – dice – La prima volta che lo incontrai mi disse: assomigli a Stallone. All’epoca, infatti, ero più bello. Lui arrivava sempre all’ultimo momento. Noi eravamo un po’ i due dell’ultimo banco in classe. Ho capito subito che era un fenomeno”.

“Una volta in diretta – racconta – ebbe una colica. Andò in infermeria. Ci credo, mangiava delle schifezze”.

“Con lui facevo di tutto – continua – Quando facevamo Stasera pago io, io ero in onda in radio, andavo in Tv e avevo il pubblico in studio”.

“Tra i tanti mestieri – racconta ancora Marco Baldini confesso di aver fatto anche il rappresentante dei prodotti per parrucchiere. E ammetto che è stato il mestiere più bello. Lavorare in un ambiente femminile non era male. Ho fatto anche il custode a Firenze”.

Hai incontrato anche Carlo Conti durante i primi lavori nelle radio private…

“Sì. Carlo l’ho conosciuto quando si fece male ad una gamba e io presi il suo posto in radio”.

Poi arrivò la chiamata di Claudio Cecchetto.

“Dopo qualche mese – racconta – ero già a Milano a Radio Deejay. Poi un giorno mi disse: c’è un tizio che arriva dai villaggi turistici… Era Fiorello naturalmente”.

I debiti…

“Mi chiamavano ogni giorno i creditori – spiega – purtroppo ho sofferto di ludopatia. Una malattia, una dipendenza patologica di cui ho sofferto. Più che malattia, questo lo ho imparato con le analisi, sono delle conseguenze di un disagio psicologico più profondo”.

“Vedevo – spiega – i miei colleghi già famosi e ricchi e credevo col gioco di poter diventare ricco come loro. Purtroppo mi sono accorto di tutto quando era già tardi”.

Hai iniziato con le carte? “No, con i cavalli. Scommettevo sulle corse dei cavalli. Giocavo anche a carte, ma in maniera molto marginale”.

Giochi ancora? “Ho smesso nel 2009. Certo, lo ammetto, ogni tanto gioco ancora al SuperEnalotto”.

Fonte: Vieni da Me.