Aereo, fumi tossici e maschere ossigeno non sicure. Scoppia il caso British Airways

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2016 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Volare in aereo è rischioso? Non si parla di disastri e voli precipitati ma di fumi tossici come veleno per i passeggeri e maschere d’ossigeno non sicure: è quanto ammette il capo della sicurezza della British Airways, Mark Mannering-Smith. Su un forum online interno alla compagnia ha scritto che i fumi della cabina possono essere tossici e quindi far male a equipaggio e passeggeri.

I commenti, che sono stati pubblicati su Internet, sono stati in seguito eliminati ma, come riporta il Daily Mail, salvati da parte del personale della compagnia aerea inglese. Mannering-Smith, ha scritto che i membri dello staff possono indossare delle maschere antifumo di protezione, simili a maschere antigas, “indipendentemente dalla percezione del passeggero”. I passeggeri a bordo non hanno la stessa protezione ma solo le maschere d’ossigeno, le stesse indossate durante un’emergenza. Una fonte di alto livello della British Airways, ha detto al giornale: “L’ossigeno arriva dai serbatoi nella stiva ma le maschere utilizzate non consentono protezione dai fumi“.

La condizione relativa alla respirazione dell’aria della cabina è nota come “sindrome aerotossica”. Dee Passon, un’ex assistente di volo della British Airways, è andata in pensione per motivi di salute e dopo essere stata costretta a lasciare la compagnia, ha lanciato una campagna sul tema. Ha sostenuto che 412 membri dell’equipaggio, di età compresa tra i 20 e 30 anni, tra il 2006 e il 2014 erano morti. L’ex hostess ha aggiunto che non insinua che la causa principale sia stata la sindrome aerotossica ma che è semplicemente un fattore.

Un portavoce della compagnia aerea ha detto: “Voliamo con più di 100.000 persone ogni giorno e non effettueremmo mai un volo senza principi di sicurezza”. Ciò arriva dopo che un pilota, su un volo British Airways diretto a Londra, è stato costretto ad atterrare a Vancouver, Canada, poiché a bordo lamentava la presenza di “fumi tossici”. L’Airbus A380, che era decollato da San Francisco con 400 persone a bordo, ha dovuto fare un atterraggio di emergenza: lo staff si sentiva male.

In una registrazione audio, ottenuta da ABC News, un pilota, al quale la torre di controllo aveva chiesto quale fosse il problema, ha risposto: “Fumi tossici, fumi tossici provenienti dai gas”. La compagnia aerea ha mantenuto il massimo riserbo sulla causa dell’emergenza, limitandosi a far sapere che “stiamo indagando”.