Carnevale di Venezia, istruzioni per l’uso

Di Maria Grazia Casella di CompagniadeiViaggiatori.com
Pubblicato il 29 Gennaio 2016 - 07:32 OLTRE 6 MESI FA

Di Maria Grazia Casella di CompagniadeiViaggiatori.com 

Maschere e costumi hanno già invaso calli e campielli, il Carnevale di Venezia entra nel vivo. Fino a Martedì Grasso, 9 febbraio, fulcro dei maggiori eventi è come al solito Piazza San Marco, trasformata quest’anno in una grande corte dei mestieri.

Creatum, arti e mestieri veneziani in Piazza San Marco

Nel Creatum, lo spazio allestito tra il Museo Correr e le due Ali Napoleoniche, aperto al pubblico e gratuito, le più famose botteghe artigiane della città mettono in scena abilità e antichi saperi, ricreando l’atmosfera della Serenissima. Come in una grande vetrina della migliore tradizione artistica veneziana, qui potete ammirare all’opera maestri vetrai, squerarioi, mascareri, remeri, sarti, merlettai e tessutai, intenti a creare vetri, gondole, remi, maschere e favolosi costumi. Ogni pomeriggio, l’attività delle officine e botteghe artigianali fa da cornice a concerti, performance teatrali e sfilate mascherate, in un vortice di festeggiamenti che crescono d’intensità fino a Martedì Grasso. L’ultimo giorno, dopo l’elezione della maschera più bella e la proclamazione della Maria del 2016, il rituale dello “Svolo del Leon”, con il gonfalone di San Marco che viene issato sul campanile, chiude ufficialmente il Carnevale.

Notti di festa all’Arsenale

Dopo il tramonto, il divertimento si sposta all’Arsenale, teatro di spettacoli, giochi d’acqua, esibizioni di artisti di strada e feste alle quali partecipano le più belle maschere del Carnevale. Tra magnifiche scenografie curate dal Gran Teatro La Fenice, si balla poi fino a  tardi con dj set, musica e animazioni dell’“Arsenale Carnival Experience”. A scandire il ritmo della notte sono i suoni della Serenissima con i rintocchi in nota della Marangona, l’unica campana salvatasi dal crollo del campanile del 1902, che un tempo annunciava l’inizio e la fine del lavoro dei carpentieri dell’Arsenale (i marangoni, appunto), mentre oggi, solo per il periodo del Carnevale, segna il tempo del divertimento.

Ogni sera, da Giovedì Grasso fino al 9 febbraio, l’Arsenale ospita anche “Il Banchetto del re ovvero della polvere di Cipro” (da prenotare su www.carnevale.venezia.it), sfarzosa cena di gala in costume che rievoca i fasti della Serenissima, accompagnata dall’esibizione di acrobati, giochi di luci e suoni e sfilate di cortigiane.

Per tutta la durata della manifestazione potete raggiungere facilmente l’Arsenale via terra dal lato Celestia o con lo speciale vaporetto in partenza dal pontile Jolanda a San Zaccaria

Teatro, Musica e Mostre

Le arti e le tradizioni veneziane sono anche il fil rouge del ricco palinsesto di eventi, anche questi in gran parte gratuiti, che si tengono in laguna. Spettacoli sull’artigianato del sacro al Museo Diocesano di Sant’Apollonia, performance ispirate alla lavorazione del vetro al Refettorio Monumentale di San Salvador, quelle sulle maschere alla Casa di Carlo Goldoni, il laboratorio sul mestiere di fotografo alla Casa dei Tre Oci. Palazzo Labia ospita invece la Trilogia della Laguna in commemorazione del 225° della morte di Mozart, mentre Ca’ Rezzonico con Le donne di Shakespeare celebra il 400° anniversario della morte del drammaturgo inglese. E poi intrattenimenti, musiche, esibizioni, scherzi e lazzi di maschere lungo le calli, nella migliore tradizione carnascialesca veneziana.

Se non avete prenotato per tempo, trovare una sistemazione a Venezia in questo periodo può essere un’impresa, ma potete sempre tentare di affittare una casa o un appartamento indipendente, magari in un sestiere defilato e meno affollato: il modo migliore per vivere Venezia da Veneziani.