Gli antichi filò si sposano con Halloween a Borso del Grappa

Pubblicato il 14 Ottobre 2010 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA

Il filo’ ‘sposa’ Halloween, in un gemellaggio noir sul filo della paura e delle memorie del passato. Accadra’ a Borso del Grappa, nel trevigiano. Da secoli i giorni dei morti sono fonte di paura e superstizione, di rispetto e di credenze arcaiche, che si manifestano nella tradizione e diventano occasione di incontro e di celebrazione. Dagli antichi filo’ nel tepore delle stalle, alle usanze di Ognissanti, alla saga di Halloween.

In Piazza al Paradiso il sabato sara’ innalzato un grande tendone con stand gastronomico e menu’ a tema. Alle 20 convegno di Antonio Paolillo sul tema ”Tra sincretismo religioso e tradizioni popolari”, seguito da una proiezione dei racconti dei nonni. Dal chiuso delle stalle si tornera’ alle ombre misteriose della natura grazie a Combai che sabato 30 ottobre, in concomitanza con la 66/a Festa dei Marroni, ha in programma delle vere e proprie ‘imboscate’ per i visitatori piu’ curiosi.

Sono mille, secondo la credenza popolare, i personaggi fantastici e le magie che si affacciano nel bosco della localita’ trevigiana. Bosco pronto a proteggerti o spaventarti, accompagnarti nel cammino o prendersi gioco di te: il Matharol ammicca tra gli alberi, il Bissbadaliss appare e striscia tra i rami ipnotizzando le persone, la Strega del Bus, accanto ai castagni che hanno perduto il cuore, allunga la mano per rapirti. Al mattino, dalle ore 9, e’ previsto un duplice percorso per le scuole attraverso i misteri e gli incontri con le figura fantastiche dell’immaginario veneto. Raffigurazioni scultoree di esseri fantastici e del bosco, intagliate nel legno di castagno, compariranno, neppure troppo casualmente, nella boscaglia. Alla fine merenda presso il salone delle Feste.

Mistero e gastronomia si fondono anche il 30 ottobre a Valdobbiadene in una serata da vertigine, tra voli di pipistrelli e briganti intabarrati. Il menu’ dell’evento e’ in grado di accontentare tutti i gusti, a partire da uno sguardo sulle colline trevigiane, con degustazioni di zucca ”baruca” accompagnata da vini rossi veneti doc. E’ anche la notte in cui le streghe invitano gli gnomi del bosco a godersi la vita. Dagli spalti dell’Osteria ”La Terrazza” l’aperitivo si sposa nella circostanza col tramonto e va sotto il segno dei mantelli dei briganti che qui abitavano e tendevano imboscate ai viandanti. Atmosfera solo apparentemente piu’ tranquillizzante il 6 novembre a Carbonera, dove vanno in scena i complotti e i tradimenti all’ombra delle ville venete. Dal Terraglio al Brenta, infatti, centinaia di residenze nobili ricordano gli splendori della Serenissima. Tra trifore, portici e barchesse, i muri parlano di storie, intrecci amorosi e tradimenti, storici accordi e complotti nascosti.

La villa di Carbonera era di proprieta’ dei Tiepolo, e nel 1310 Bajamonte Tiepolo tento’ di instaurare una signoria in Venezia assalendo Palazzo Ducale. Il tentativo fu respinto dal Doge e i capi vennero esiliati. In quell’occasione fu istituito il Consiglio di Dieci e da quel momento il corno dogale dei Tiepolo divenne un corno di mucca. Gli incontri nella villa saranno arricchiti di altri aneddoti sulle vicende della famiglia, celati nelle pietre del giardino, negli archivi e nei dipinti.