GRECIA:TURISMO, INDENNIZZI PER SCIOPERI E CALAMITA’

Pubblicato il 23 Giugno 2010 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA

La Grecia corre ai ripari per cercare di frenare la crisi della prima industria nazionale, il turismo. E il ministro Pavlos Geroulanos annuncia che il governo indennizzerà tutti coloro che restassero bloccati nel paese a causa di scioperi o calamità naturali. Ma l’obiettivo sembra non tanto quello di recuperare i flussi europei quanto garantire quelli nuovi provenienti dalla Russia e dall’Asia.

Geroulanos ha spiegato, durante una conferenza stampa, che in collaborazione con compagnie aeree, enti turistici e albergatori saranno garantite stanze di albergo, pasti e biglietti gratis in caso di ritardi o annullamenti causati da scioperi o disastri naturali, quali ad esempio intemperie, terremoti o anche eruzioni vulcaniche come quella islandese che nell’aprile scorso paralizzò i voli in mezzo mondo. L’offerta del ministro del turismo rientra nella campagna denominata ‘You in Greece’ per rilanciare un settore in crisi.

Il turismo, principale fonte di ricchezza greca che rappresenta circa il 16% del Pil e impiega il 25% della forza lavoro nazionale, è in flessione di almeno il 10% quest’anno rispetto ad un 2009 già negativo in seguito alla crisi globale e alla calante competitività. Inoltre è rimasto vittima negli ultimi mesi di un’ondata di cancellazioni, che solo ad Atene hanno superato le 20.000 unità, in seguito a manifestazioni e scioperi che hanno provocato anche la morte di tre persone.

Geroulanos ha sottolineato che la stampa straniera ha proiettato un’immagine spesso esageratamente violenta della Grecia. “E adesso dobbiamo fare un grande sforzo per convincere la gente che ciò non è vero e che stiamo invece sulla strada giusta”. Segnali negativi sull’andamento del settore giungono non solo da Atene, ma anche dalle isole, tradizionale meta del turismo estivo, dove si registrano un numero inferiore di prenotazioni, in qualche caso fino al 20% in luoghi come Rodi o Creta, secondo la Camera ellenica degli albergatori. E si spera di riempire i buchi con una maggiore affluenza dei greci, colpiti però severamente dalla crisi.

Secondo Geroulanos tuttavia alla fine della stagione turistica la flessione del turismo sarà probabilmente meno grave di quanto si possa temere ora. E il governo, di fronte al perdurante calo di tedeschi e inglesi, che rappresentano oggi un terzo del totale, guarda ai nuovi mercati, da quello russo, i cui turisti spendono in media assai più di quelli dell’Ue, a quelli ‘nuovi’ di Cina Giappone e India.

Geroulanos si recherà nei prossimi giorni a Pechino e Shanghai per promuovere, ha detto, “legami più forti con il mercato cinese”. Un obiettivo sostenuto dai fatti: nelle scorse settimane durante la visita di una delegazione ufficiale la compagnia transnazionale cinese Cosco, che si è già assicurata la gestione del terminale cargo del porto del Pireo, ha firmato accordi industriali e turistici con Atene.