Le meraviglie naturali della Camargue

Di Silvia Cartotto di thegirlwiththesuitcase.com
Pubblicato il 18 Aprile 2016 - 12:03| Aggiornato il 19 Aprile 2016 OLTRE 6 MESI FA

Di Silvia Cartotto di thegirlwiththesuitcase.com

La Camargue è quella zona del sud della Francia che si trova a sud della città di Arles, fra il Mar Mediterraneo e i due bracci del delta del Rodano. È a tutti gli effetti il più grande delta fluviale dell’Europa occidentale e la sua pianura comprende vastissime lagune di acqua salata, banchi di sabbia e paludi. È per questo che qui vivono più di 400 specie di uccelli tra cui il fenicottero rosa, che ha come habitat le zone paludose. Se amate gli animali e la natura quanto me, credo che un itinerario di viaggio on the road in Camargue sia cosa buona e giusta da programmare per la vostra estate 2016.         #blitzviaggia

Itinerario di viaggio in Camargue

Arles

È questo il principale centro abitato della Camargue. Lasciatevi guidare dalle frecce colorate per terra nel centro storico, ad indicare i vari percorsi che portano nei luoghi che hanno ispirato ben 200 quadri del celebre Van Gogh: se siete appassionati, sarà uno spettacolo vedere dal vivo ciò che si conosce grazie alle sue migliori opere. Se ci venite di giorno, da non perdere anche una visita al teatro antico e a Les Arènes, l’anfiteatro romano dove oggi hanno luogo le corride. E se vi siete particolarmente innamorati della sua atmosfera pittoresca, qui potete trovare alcuni consigli per dormire ad Arles.

Saintes Maries de la Mer

Un paese ai confini della terra e del mare: ecco che cos’è. Case bianche circondano l’incantevole chiesetta romanica (salite sul tetto e sedetevi a guardare il mare e le paludi all’orizzonte, potreste vedere anche centinaia di fenicotteri), mentre dai ristorantini affacciati sulla lunga spiaggia bianca arriva profumo di pesce. Arrivarci in bici, pedalando senza fretta, è il miglior modo per scoprirla e, magari, incontrare i pittoreschi gitani col cappello nero che suonano la chitarra in piazza.

A pochi chilometri da qui, sulla strada che ritorna ad Arles, troverete decine di paludi dove i fenicotteri vivono liberi: fermatevi lungo la riva ad ammirarli e armatevi di binocolo per vederli volare anche in lontananza. Uno spettacolo! In Camargue, inoltre, vivono anche cavalli allo stato brado come una razza particolare di color bianco, chiamata appunto Camargue: sono loro, infatti, il vero simbolo della regione insieme ai tori, ai fenicotteri e alle centinaia di specie di uccelli.

Parco ornitologico Pont de Gau

In questo parco ornitologico (ingresso 7,50 euro gli adulti, 5 euro i bambini) si trovano davvero tanti tipi diversi di uccelli nel proprio habitat naturale, come ad esempio fenicotteri rosa, aironi porporini, merli acquatici e garzette. Il parco è immenso e percorrere tutti i sentieri attorno ai laghi e alle paludi potrebbe richiedere anche 3 ore, ma è un ottimo modo per svagarsi con i bambini.  Si trova a Pont de Gau, sulla D570, strada che collega Arles a Saintes Maries de la Mer.

Aigues Mortes

Città-fortezza medievale, Aigues Mortes, in Camargue occidentale, ha un’atmosfera ancora provenzale: il borgo è completamente racchiuso dentro alle mura e si sviluppa in piano. Perdetevi qualche minuto tra le raffinate botteghe di maestri cioccolatieri, i negozi di artigianato e i simpatici bistrot all’aperto; potete anche salire sulle mura (in circa 30 minuti si compie il giro). Per raggiungere Aigues Mortes arrivando da Saintes Maries de la Mer, potete seguire le indicazioni per le Petit Sauvage e attraversare il Rodano restando in auto, a bordo di una chiatta (attenzione perché non sempre è attiva). Da qui in poi percorrerete una strada di campagna, un po’ più lunga ma più tranquilla di quella principale: eccovi nel bel mezzo della più meravigliosa e selvaggia Camargue tra campi di girasoli, praterie abitate da cavalli che corrono in libertà e paludi da cui scorgere fenicotteri in procinto di spiccare il volo.

La Camargue si vive così: in maniera molto lenta, ma soprattutto con gli occhi bene aperti e pronti ad adocchiare le meraviglie della natura e degli abitanti che la abitano.