Le Bahamas? Un luogo perfetto per conoscere gli squali!

Di Heidi Busetti di FamilyGo.eu
Pubblicato il 27 Luglio 2016 - 10:55| Aggiornato il 15 Agosto 2016 OLTRE 6 MESI FA

Di Heidi Busetti di FamilyGo.eu

Nella vostra mente ponete due immagini in contrasto: la prima, le Bahamas, un luogo paradisiaco di spiagge bianche e cocktail al sapore di cocco. La seconda, gli squali, tanti, che infestano le acque di questo eden terrestre.

Qualche settimana fa, prima di visitare Gran Bahama avrei usato proprio questo verbo: “infestare”. Ora invece, sull’aereo Neos che da Freeport mi riporta a Milano dopo una settimana di soggiorno, sostituirò il verbo con “popolare”. Perché gli squali, a differenza di ciò che ci hanno insegnato, nuotano ben lontani dall’idea di attaccare l’uomo e hanno persino la capacità di giocare con lui.      #vivafortuna

È bastata infatti una lezione con Eleonora, la biologa marina del Viva Wyndham Fortuna Beach Resort per veder sciogliere come neve al sole tutti i miei pregiudizi e scoprire, tra le altre cose, che lo squalo può essere invitato al sonno, se toccato con delicatezza sul muso. Questa tecnica si chiama trance-immobility e permette al sub di portare anche l’animale in verticale, per giocare in libertà con lui.

E non è tutto.
Diverse infatti sono le attività vi propongono a Freeport per venire a contatto in modo pacifico con gli squali. Questo anche perché nelle acque turchesi del Mar dei Caraibi la loro concentrazione è maggiore che in qualsiasi altro angolo della terra, dunque perché non fare la loro conoscenza?
Eccoci dunque muniti di muta, maschera, pinne e bombole ad ossigeno, o boccaglio per chi vuol fare snorkeling (il tutto fornito dal resort, un all-inclusive appartenente alla catena alberghiera Viva Resorts, esclusiva per l’Italia dei Villaggi Bravo di Alpitour), su un piccolo catamarano per raggiungere le zone dove gli squali nuotano, in una danza circolare. Tra di essi non mancano squali Tigre, di Barriera e squali Limone con gli occhi grigio perla pronti a scrutare chiunque passi loro a fianco. Anche per questo, in nostra dotazione, c’è un bastone disegnato da strisce bianche e nere, da tenere legato al polso. Ponendolo davanti a sé, si mantiene a distanza lo squalo poiché rievoca un serpente marino, in grado di spaventare l’animale.

Arrivati al largo, nel Mar dei Caraibi, non resta che saltare in acqua, senza alcuna paura.
Si inabissano prima i sub che, guidati dall’istruttore, raggiungono il fondo sabbioso aiutati da pesi per poi disporsi spalla contro spalla. Questo servirà a non far passare gli squali tra le persone. Infine, tocca agli appassionati di snorkeling, a cui viene spiegato di nuotare usando solo le gambe, per evitare di agitare troppo le acque, incuriosendo così gli squali.
Cosa si prova? Beh, la sensazione è incredibile! Ad un tratto, come ipnotizzato, non avverti più la paura ma un fascino profondo per questo animale dalle movenze equilibrate e silenziose, che tracciano disegni circolari in fondo al mare.
Un consiglio: quando deciderete di partire per le Bahamas per provare quest’avventura adrenalinica, iscrivetevi ad un corso diving, perché solo chi ha il brevetto può scendere fino a dieci metri, tra gli squali, e provare il brivido di un’avventura senza eguali, da veri… pirati!