Primavera nel Gargano

Di Maria Grazia Casella di compagniadeiviaggiatori.com
Pubblicato il 29 Febbraio 2016 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA

Di Maria Grazia Casella di compagniadeiviaggiatori.com

Nel Gargano il sole è già caldo e l’aria profuma di mare e di primavera. Due ottimi pretesti per scoprire quest’angolo di Puglia prima che venga invaso dai turisti.

Manfredonia, la principale porta d’ingresso del Gargano, vi accoglie con l’atmosfera rilassata tipica delle cittadine di mare. Volendo, potete arrivarci anche in barca, attraccando al porto turistico Marina del Gargano, punto di riferimento per i diportisti in navigazione fra Puglia, Croazia, Grecia e le coste adriatiche. Com’è facile intuire, deve il nome al suo fondatore, Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, che la fece costruire nel Medio Evo. A quel tempo risale anche il maestoso Castello Svevo Angioino Aragonese che troneggia sul lungomare ed è un po’ il simbolo della località. Dopo aver valorosamente respinto numerosi attacchi nei secoli, ospita oggi il Museo Nazionale del Gargano con un’interessante sezione archeologica. Proprio a ridosso del castello si estende il dedalo di stradine del centro storico che pullula di negozi di artigianato e trattorie dove assaggiare le squisite specialità locali.

Monte Sant’Angelo, Patrimonio dell’Umanità Unesco

Una strada tortuosa conduce a Monte Sant’Angelo, il paese più elevato del Gargano, che sorge  attorno al Santuario di San Michele Arcangelo, risalente al V-VI secolo ed è quindi il più antico dei santuari dedicati all’angelo guerriero in occidente. Fin dall’ingresso avvertirete il fortissimo misticismo che emana questo luogo sacro, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Seguite la scalinata che conduce nel cuore della montagna, alla grotta dell’apparizione, dove si venera una statua di San Michele posta su una roccia in cui è impressa l’impronta di un piede che, secondo la tradizione, fu lasciata proprio dal santo. L’apparizione di San Michele Arcangelo è celebrata ogni anno con una grande festa che si tiene il 29 settembre, alla quale partecipano pellegrini provenienti da tutta Italia.

Dopo la visita del santuario, non perdete l’occasione di fare una passeggiata tra i vicoli e le piazzette del vecchio borgo di Monte Sant’Angelo, fino all’antico rione medievale Junno che si affaccia su Manfredonia e il mare.

Foresta Umbra, il cuore verde del Gargano

Proseguendo verso Vico del Gargano, ci si inoltra nei fitti boschi di faggi e pini della Foresta Umbra, cuore del Parco Nazionale del Gargano. Se siete appassionati di escursionismo, vi sarà utile sapere che l’area, che si estende su un territorio di oltre 10.000 ettari, è attraversata da numerosi sentieri ben segnalati, che conduco alle zone di maggior interesse naturalistico. Con un pizzico di fortuna, potrete anche avvistare gli animali tipici della zona, come caprioli, daini, cervi, volpi e cinghiali. Particolarmente suggestivo è il Laghetto d’Umbra, dove si possono osservare anatre selvatiche e altri uccelli. A breve distanza si trova il centro visitatori con annesso un piccolo museo naturalistico in cui sono esposti esemplari impagliati della ricca fauna che popola il parco.

Merita poi una sosta Vico del Gargano, uno dei Borghi più belli d’Italia.

Borghi sul mare

Arrivati sulla costa, ecco Peschici, arroccata in posizione panoramica su un costone roccioso. Il centro storico è un suggestivo labirinto di vicoli e piazzette su cui si affacciano edifici caratteristici. Se la visita vi ha messo appetito, non mancano le trattorie in cui gustare piatti prelibati come grigliate di pesce fresco, spaghetti al sugo di seppia e la tipica “fragagghjame”, misto di pesciolini crudi. Proseguendo verso Manfredonia, altra tappa a Vieste, la perla del Gargano, per ammirare il celebre “Pizzomunno”, il monolito che svetta a ridosso della spiaggia del Castello, bagnata da un mare limpido e pulito che può fregiarsi dell’ambita Bandiera Blu.