Tassa di soggiorno, rincari benzina e voli: la crisi non aiuta le vacanze

Pubblicato il 5 Giugno 2012 - 14:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La crisi non aiuta le vacanze. Partire per l’estate 2012 sarà più costoso tra tasse di soggiorno, rincari della benzina e aumento dei prezzi dei voli. In alcune città italiane si pagheranno fino a 5 euro a notte in più, mentre un volo per le Maldive registra aumenti fino a 50 euro in più. Le vacanze al mare hanno registrato per il Codacons un aumento del 15 percento, mentre la benzina è lievitata del 20 percento. La tassa, applicata sia ai turisti italiani che stranieri, porterà nelle casse dei Comuni circa 1,5 miliardi di euro. La legge prevede che i proventi della tassa siano reinvestiti nel turismo o nel sostegno dei servizi pubblici locali.

LA TASSA DI SOGGIORNO – La tassa è stata introdotta nel 2011 dal governo di Silvio Berlusconi. Gli ospiti di hotel, bed and breakfast, campeggi ed in alcuni casi anche appartamenti in affitto pagheranno un costo aggiuntivo che va da pochi centesimi a 5 euro a notte. Il Comune deciderà la tassa da applicare. Tra il 2011 ed il 2012 sono 492 le amministrazioni comunali che l’hanno applicata. La tariffa da applicare varierà in funzione della città e del tipo di alloggio.

Venezia, Firenze e Siena la tassa applicata sarà di 5 euro a notte negli hotel a 5 stelle, mentre a Torino la tassa sarà di 4,90 euro. Per hotel a 2 stelle la tassa andrà da 1 a 2 euro. A Bologna si pagherà una costo aggiuntivo di 2,5 euro a notte per una camera. Nei bed and breakfast di Venezia e Firenze i turisti dovranno pagare anche 3 euro in più a notte. Dormire nei campeggi invece costerà solo 1 euro in più a notte.

MARE E VOLI – Le stime di Codacons per le vacanze al mare parlano di un aumento del 15% al giorno rispetto al 2012, tra affitto di lettino e ombrellone e consumi alimentari. I voli per Maldive e Messico costeranno anche 50 euro in più a passeggero.

RINCARO BENZINA – Il rincaro della benzina del 20% ha innescato anche un boom nel trasporto pubblico. Sempre più persone lasciano la macchina a casa per avventurarsi con i mezzi pubblici. Solo a Roma tra novembre e dicembre 2011 l’Atac ha venduto oltre un milione di biglietti in più rispetto all’anno precedente. L’altro effetto dell’aumento del prezzo della benzina è stato il calo del traffico. A Roma gli accessi alle zone a traffico limitato, Ztl, è diminuito dell’11% nell’ultimo quadrimestre.

PROTESTE NEI COMUNI –  I ricavi dalla tassa di soggiorno andrebbero reinvestiti nel turismo e nel miglioramento della città, come il rifacimento di strade o il restauro dei monumenti pubblici. Federalberghi e Confidustria a Napoli hanno protestato: “Una tassa da 4 euro a persona non sta né in cielo né in terra, se pensiamo che un albergo a 4 stelle si trova anche a 60 euro, si tratta di applicare il 12% di aumento, è una cosa improponibile. Vorremmo poi capire come verranno investiti questi soldi”.

Ad Otranto invece le associazioni Confindustria, Confesercenti, Asshotel hanno presentato un ricorso al Tar per chiarire come il comune avesse speso i 550mila euro di gettito della tassa di soggiorno del 2011. Le associazioni avevano insinuato che il comune avesse usato i soldi per “risanare il bilancio”, accusa che il Tar ha bocciato.