ROMA – Un’altra tassa sui biglietti aerei e su quelli delle navi: governo e Comuni stanno pensando a come far entrare nuovi soldi nelle casse comunali. L’ipotesi della sovrattassa è praticamente una certezza per quanto riguarda Roma, città che ha il buco più grosso nel bilancio. Alessandro Capponi scrive sul Corriere della Sera che chi transita per l’aeroporto di Fiumicino o il porto di Civitavecchia quasi sicuramente dovrà pagare due euro in più sul prezzo del proprio tagliando, aereo o nave che sia.
Questo perché, scrive Antonella Baccaro sempre sul Corriere, “è altresì attribuita alle Città metropolitane la facoltà di istituire un’addizionale sui diritti di imbarco portuali e aeroportuali”: “Si appellano a questa norma, contenuta nel decreto sul Federalismo fiscale 68/2011, finora non applicata, i sindaci delle Città metropolitane per far quadrare i conti traballanti per i tagli decisi dalla legge di Stabilità 2015”.
La Baccaro spiega però che non è l’unica tassa che si paga sui biglietti: “Perché quando si acquista un volo già ora i balzelli ne appesantiscono il costo. Esiste ancora il prelievo di tre euro a favore del Fondo che serve per alimentare gli ammortizzatori sociali delle compagnie aeree, a partire da Alitalia, così come ha ricordato di recente un report dell’Inps. Allo stesso modo ci sono i 5 euro che, in base a una legge del 2012, i Comuni possono imporre come addizionale «in relazione al transito di passeggeri su scali aeroportuali nazionali, se provenienti da scali non domestici”.
Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci (l’associazione che riunisce i comuni italiani), spiega quali sarebbero gli effetti della tassa sui bilanci dei Comuni: “Si parla di un valore assolutamente minimo dell’importo per biglietto o passeggero. L’effetto positivo non sta nella dimensione unitaria, ma nel moltiplicatore. L’applicazione di un diritto aeroportuale per la Città metropolitana di Roma gli risolve tutti i problemi,stante i flussi di traffico di Fiumicino”.
Anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervistato da Antonello Cassano su Repubblica, ha confermato che potrebbe adottare la mini tassa per far fronte ai sempre crescenti tagli agli enti locali: “Solo sullo scalo aeroportuale barese transitano 2 milioni di persone all’anno”.