Travel blogger: la storia di Marco Allegri di TBnet

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2015 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Marco Allegri è un travel blogger italiano e un esperto di social media. Ha lavorato e vissuto in Inghilterra per sette anni prima di partire in giro per il mondo nel 2005, visitando sessanta paesi in cinque continenti (viaggio che ancora prosegue). Fotografo e videomaker, ha fondato i due siti thinkingnomads.com e nonsoloturisti.it. Marco ha fatto della sua passione il suo lavoro, abbinando viaggi e web. Un connubio perfetto.

– Marco, sei uno dei pochi travel blogger ad aver fatto il giro del mondo per molti anni, ci racconti questa esperienza?
Esperienza indimenticabile: 1 anno in viaggio, partendo dall’India e Nepal, passando per il sud est-asiatico, Oceania, Polinesia e ultima tappa in California. Uscire dalla quotidianità e confrontarsi con alte culture apre la mente e ti permette di uscire dagli schemi che la società occidentale ha creato. Da questo viaggio ne sono nati altri, come 6 mesi in sud America e 3 in centro america. India 3 mesi e molti altri.
– Il tuo primo sito è stato in inglese, ci racconti come mai hai deciso di aprirne uno in italiano?
Nel 2011 mi ero accorto che in Italia non c’era ancora nessuno che parlasse di viaggi indipendenti a lungo termine, stile backpackers per intenderci, e da qui l’idea che i nostri racconti potessero essere utili per ispirare altri viaggiatori con la nostra stessa filosofia di viaggio.
– Secondo te è più facile emergere come blogger scrivendo in inglese o in italiano?
Emergere con un blog in italiano ormai è un impresa quasi impossibile: troppi blog di viaggi, il mercato a mio avviso è saturo. 5 anni fa era diverso c’erano più possibilità di farsi conoscere, anche sui social network.
– Il tuo sito è un blog multiautore, non hai paura che con più di 60 collaboratori si perda la tua voce?
I collaboratori sono in realtà 6, altri sono guest blogger. I collaboratori che contribuiscono regolarmente al sito rispecchiano il nostro stile e modo di viaggiare, un valore aggiunto al blog a mio modo di vedere. Tengo a precisare che il blog è da subito partito con l’idea di essere multiautore e non è stato cambiato strada facendo.
– Al momento hai due siti praticamente identici, uno in inglese ed uno in italiano, come organizzi la programmazione editoriale, scrivi le stesse cose su entrambi?
I siti sono graficamente identici ma i contenuti sono per la maggior parte diversi: il sito inglese propone post adatti ad un pubblico internazionale, mentre nonsoloturisti ha uno stile adatto ai  lettori italiani. I post a volte vengono tradotti dall’italiano su thiinkingnomads.com ma non letteralmente ma bensì usando uno stile e una terminologia più adatta ad un pubblico straniero.
– Marco come mai hai deciso di aprire TBnet con i tuoi soci? 
Semplice: per aiutare enti, agenzie e addetti ai lavori nel campo del turismo a collaborare collaborare con i blogger. Come detto alla domanda numero 3 ormai in Italia ci sono migliaia di blog di viaggi e orientarsi in questa giungla non è facile: con Tbnet siamo riusciti a creare un network di blogger affidati, professionali e sopratutto con un seguito non indifferente. Persone serie, seguite da lettori reali e non comprati.