Turismo, Rovigo e i gioielli del Polesine

Pubblicato il 29 Luglio 2010 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA

C’è un Polesine tutto da scoprire dietro ai borghi, ai palazzi storici e ai rami del Po che si snodano quieti disegnando percorsi naturali dove regna il silenzio.

Percorsi identificati e messi nero su bianco da un progetto voluto dall’assessorato al Turismo della Provincia di Rovigo, che sul sito ”www.polesineterratraduefiumi.it” ha raccolto dodici magici itinerari, da visitare in sella a una bicicletta. Da Badia a Salara, da Pettorazza a Bottrighe: la scelta dei luoghi spazia da est a ovest della nostra provincia, pedalando lungo un territorio ricco di poesia. Uno degli itinerari piu’ spettacolari è quello che risale la sinistra Po, lungo un tragitto di 140 chilometri, che si sviluppa lungo la strada arginale che segue il corso del fiume, attraversando i comuni compresi tra Melara e Porto Tolle.

Il museo della giostra, la chiesa di San Giorgio e i palazzi nel centro storico di Bergantino. Ma anche la chiesa di San Giuseppe a Gaiba e le ville storiche a Polesella, oltre alle golene a Bergantino e a Castelnovo: sono solamente alcuni dei gioielli incastonati nel percorso naturalistico che da Melara raggiunge la foce del Grande Fiume, in un viaggio fra isolotti e valli da pesca. E cosi’, prima di mettersi in sella alla bicicletta, all’interno della pagina web è possibile conoscere con precisione tutti i dettagli della strada, scoprendo che il 26% del tragitto è composto da percorsi ciclabili, e che solamente il 3% di fondo è sterrato.

Ma per i meno audaci esistono anche tragitti ben più brevi: quello che collega Boara Polesine a Guarda Veneta, ad esempio, dista solamente 16 chilometri, tagliando in verticale l’intera provincia fra un carosello di chiese (basti pensare a tutti gli edifici del centro storico di Rovigo), passando per le ville di Pontecchio Polesine, la chiesa di San Domenico a Guarda Veneta e la golena Quarti. Un viaggio alla scoperta di un Polesine nascosto, selvaggio, dove storia e natura si intrecciano.

”Il modo migliore per visitare il nostro territorio  proprio in sella alla bicicletta – dice l’assessore provinciale al Turismo Laura Negri – Per questo che abbiamo raccolto in un sito tutti i percorsi più spettacolari del Polesine, evidenziando le cosiddette ‘greenways’, ovvero itinerari naturali che vale la pena visitare, almeno una volta nella vita”.

Oltre ai viaggi in bici, è possibile studiare tragitti anche via mare: percorsi d’acqua che, in barca o in canoa, ci portano alla scoperta di un Delta nascosto, scivolando lungo le acque del Grande Fiume.