Turismo, pedalando tra i tesori delle colline trevigiane

Pubblicato il 29 Luglio 2010 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

In bicicletta attraverso i pendii delle Prealpi trevigiane e in particolare nelle colline attorno ad Asolo. Un itinerario di fascino, lontano dalle strade intasate e spesso inquinate di un Veneto che, come nel caso di questo comprensorio, situato nel cuore della Marca, sa regalare luoghi immersi nel verde.

Il tracciato ciclistico, tra storia ed arte, cultura e tradizioni, non presenta particolari difficoltà: i dolci saliscendi delle colline asolane sono adatti anche ai principianti del cicloturismo. Il consiglio è di affrontare il percorso con la dovuta calma per non perdere le bellezze artistiche e naturali, ma anche scorci dal sapore antico Partendo da Asolo, occorre dirigersi verso Montebelluna, ma dopo un paio di chilometri va presa la direzione di Maser: qui la celebre Villa Barbaro, uno dei capolavori di Andrea Palladio, obbliga a una prima tappa.

Poi di nuovo in sella verso nord, dove ben presto si arriva a Cornuda, dove un’altra tappa consigliata è  quella del santuario di Maria Immacolata. Una volta rientrati sulla strada principale, il suggerimento è quello di dirigersi verso Castelli e Monfumo: quasi d’incanto, appare la visione dell’imponente Monte Grappa, visto dal versante trevigiano.

Qualche foto e un po’ di sosta, per poi riprendere la strada verso Asolo. Prima di arrivare al punto di partenza fondamentale la tappa, nel colle piu’ alto della cittadina, per ammirare la Rocca di Asolo, nel Medioevo utilizzata come roccaforte ma in epoche precedenti forse luogo di culto. Poi gli ultimi due chilometri, in dolce discesa, quasi senza bisogno di pedalare, verso il luogo da dove si è partiti. E una volta in centro per una bibita rinfrescante o un caffè c’è solo l’imbarazzo tra molti locali eleganti.