Viaggiare coi bambini: 6 motivi per incominciare a farlo ora

di Valentina Cappio di thefamilycompany.it
Pubblicato il 29 Ottobre 2015 - 08:30| Aggiornato il 13 Novembre 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Perché viaggi così tanto con i tuoi bambini? Tanto da grandi non ricorderanno nulla di tutto questo”. È una delle frasi che mi sento rivolgere più spesso. Soprattutto da quando, cinque anni fa, ho iniziato a raccontare le nostre avventure, vicine e lontane, in un diario virtuale che si chiama thefamilycompany.it.

Viaggio con i miei due bimbi, da quando sono nati. Abbiamo collezionato diversi timbri sul passaporto e – dopo migliaia e migliaia di chilometri macinati – posso affermare con certezza che viaggiare in famiglia non è pericoloso né azzardato. Beh, certo non è nemmeno sempre rose e fiori! I bambini sono bambini. A casa come in viaggio.

Ma credimi, viaggiare con loro è anche estremamente appagante. Apre un’infinità di sfumature, di possibilità e di prospettive che non saremmo mai in grado di apprezzare se non ci fossero loro. Ci sono tantissimi buoni motivi per iniziare a viaggiare in famiglia ora. Non mi credi?

Ecco i miei mantra:

1. Viaggiare con i bambini facilita le relazioni.

I bambini facilitano le relazioni con i locali, ovunque vi troviate e a prescindere da religione, razza, colore della pelle o ceto sociale. Le persone, in qualsiasi parte del mondo, sono naturalmente attratte dai bambini e questo vi aprirà tantissime porte. Ovvio, sta a voi in qualche modo cogliere l’occasione e trasformare la vacanza in un’esperienza di conoscenza e di apertura verso chi vive sul posto.

2. Viaggiare con i bambini mette in luce le cose essenziali.

I bambini interagiscono con ciò che li circonda senza pregiudizi, senza sovrastrutture. In Madagascar, ad esempio, abbiamo trascorso un’intera giornata in una scuola locale. Guardarli giocare con i loro coetanei malgasci come se si conoscessero da sempre mi ha riportato alle cose essenziali della vita, mi ha ricordato quanto noi tutti siano simili, ovunque ci troviamo.

3. Viaggiare con i bambini crea spettacolari ricordi di famiglia.

Pensaci. Cosa ricordi della tua infanzia? Il gioco nuovo che magari si è rotto dopo 10 minuti oppure quelle fantastiche esperienze fatte con mamma e papà al mare o in montagna? Le famiglie che viaggiano costruiscono ricordi che rimarranno impressi per sempre.

E se pensi che siano troppo piccoli per avere ricordi, ti fermo subito. Come scritto un po’ di tempo fa sul mio blog “Non viaggiare con i bambini perché “tanto sono troppo piccoli per ricordare” è un po’ come decidere di non leggere loro libri perché non ne ricorderanno la storia. Leggiamo ai nostri figli, seppur piccoli, affinché ascoltino nuovi suoni, apprendano nuove parole, si arricchiscano di nuove esperienze e intravedano nuovi orizzonti… Viaggiare con loro è più o meno la stessa cosa”.

4. Viaggiare con i bambini è una palestra di vita.

Viaggiare con i bambini ti metterà spesso alla prova. In moltissimi modi, alcuni inaspettati. Tendiamo a proteggere i nostri figli da tutti ciò che pensiamo possa essere difficile da gestire per loro; ma spesso sono proprio le situazioni difficili che aiutano a crescere. E viaggiare, uscire dalla propria “comfort zone” è una delle migliori palestre di vita.

Anche Alessandra, una mamma viaggiatrice che racconta le avventure della sua famiglia nel blog I Viaggi dei Rospi, la pensa come me. Alla mia domanda: cosa significa per te viaggiare con i bambini, mi ha risposto:

“Viaggiare con i bambini significa avventura. Non è sempre tutto bello, facile o immediato come può sembrare nelle riviste patinate, ma quando si affronta una difficoltà, si migliora come individui singoli e come famiglia. Viaggiare con i bimbi è crescere insieme. Ogni giorno la parola d’ordine è mettersi in gioco – senza aver paura di sbagliare – e riuscire così a superare con il sorriso le disavventure che si possono incontrare lungo il cammino! Per noi grandi questa è la sfida più importante”

5. Viaggiare con i bambini rafforza i legami familiari.

Una famiglia che si stringe in una minuscola camera d’albergo, che esplora città sconosciute insieme, che prova – insieme – piatti mai visti prima, che si tuffa in mari nuovi, che sguazza nelle pozzanghere, ha più opportunità di crescere in sintonia, attraverso esperienze condivise che esulano dal quotidiano e che, per questo, sono ancora più speciali. Viaggiare con i bambini vi aiuterà a guardare il mondo con curiosità e stupore. Un’altra mamma viaggiatrice – Letizia (che scrive dei suoi viaggi nel blog In Cinque Con la Valigia), una volta mi ha detto:

“Viaggiare con bambini è innanzi tutto una terapia di famiglia. Più chilometri ci allontanano da casa, più i bambini entrano in uno stato di sintonia quasi perfetta. Con pochissimi giochi a disposizione, è la fantasia la vera protagonista e il legame tra fratelli si rinsalda. Non si litiga, non si fanno capricci. Il viaggio diventa un’occasione per gustare la bellezza dello stare insieme senza pressioni, senza fretta, senza condizionamenti esterni. Siamo solo noi cinque in una realtà tutta da esplorare. Per me è questa la vera essenza del nostro viaggiare”.

Concordo al 100%. E non posso che concludere questo articolo con una delle citazioni preferite proprio di Letizia:

“Le uscite familiari e le vacanze hanno bisogno di essere protette. Se sono momenti designati per richiamare a noi i figli e preservare i legami che ci uniscono a loro, non possiamo permetterci quel genere di vacanza che divide la famiglia, come sta diventando di moda sia durante le settimane bianche, sia nei soggiorni al mare. (…) Non possiamo soccombere all’idea che le vacanze siano fatte per permettere ai genitori di avere un po’ di respiro dai figli. Più respiri ci concediamo, meno i nostri figli saranno legati a noi.”

(cit. I vostri figli hanno bisogno di voi, Neufeld – Maté)