Viaggio in Islanda tra ghiaccio, fuoco e saghe vichinghe

Di Martina Santamaria di Pimpmytrip.it
Pubblicato il 7 Aprile 2016 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

Di Martina Santamaria di Pimpmytrip.it

La prima cosa che ancora ricordo del mio viaggio in Islanda non sono le immagini delle aurore boreali, degli iceberg che vengono gentilmente trasportati dalla corrente o dei suoi maestosi ghiacciai.

La prima cosa che mi viene in mente dell’Islanda sono i suoi colori, i rossi e i verdi dei muschi e licheni sulle rocce nere, il blu del cielo e del mare, il verde dei manti erbosi che ricoprono i pascoli.

Un’isola di poco più di 100.000 km quadrati, che si trova sperduta a nord dell’Oceano atlantico, più vicina alla Groenlandia che all’Europa dove la natura, come un sapiente pittore ha dato vita ai luoghi più disparati:ghiacciai, vulcani, cascate, geyser, deserti, fiordi, distese di sabbie nere.

Ma l’Islanda non è solo la Ring road, una lunga striscia di asfalto nero che serpeggia e si distende in lunghi ed infiniti rettilinei, dalla quale ogni deviazione regala una natura spettacolare, sempre diversa.

Noi abbiamo scelto per il nostro viaggio di andare ad Ovest dove le montagne innevate si tuffano direttamente nel mare, nella penisola di Snaeffellsness, la lunga penisola a forma di coda di balena della quale il Kirkjufell, il monte più fotografato dai fotografi di tutto il mondo, ne è il simbolo indiscusso.

Dal piccolo paese di Borgarnes la strada si snoda come una lunga pennellata nera stretta tra le montagne e il mare, attraversa il parco Nazionale di Snæfellsjökull  dal quale niente meno che Jules Verve fu ispirato per quello che è uno dei suoi racconti più conosciuti: viaggio al Centro della Terra, e dove il ghiacciaio perenne fa bella mostra di se’ tra le nuvole, fino ad arrivare a Grundarfjörður, uno dei luoghi più incredibili che io abbia mai visitato in vita mia. Qui le persone, gente con il viso cotto dalla salsedine, incorniciato da una barba incolta e da rughe profonde, lavorano tutto il giorno con il pesce, scaricano pescherecci, caricano, muovono avanti indietro coi muletti grosse casse cariche di pesce, completamente ignari della profonda bellezza del posto che è la loro casa.

Questo è l’itinerario che noi abbiamo percorso sotto una neve incessante con il nostro camper per una settimana, alla scoperta non solo dei luoghi, ma delle tradizioni di tutto il paese raccontate attraverso le antiche saghe vichinghe che i nonni raccontavano ai nipoti nell’antichità alla luce delle candele e che ancora oggi illuminano le lunghe notti invernali, tramandate come una volta di padre in figlio.

Se cercate una parte di Islanda ancora intatta e genuina, lontana dal turismo di massa è qui che dovete venire. Sarà un viaggio in cui Seguire l’itinerario non sarà solo per vedere le incredibili bellezze che l’Islanda è capace di regalare (e che qui di certo non mancano), ma soprattutto per cercare di capire a fondo la cultura delle loro genti attraverso le saghe che qui nacquero, passo dopo passo.

Sono cosí imperdibili il paese di Borgarnes, dove un piccolo ma interessantissimo museo racconta le vicende del vichingo Egill Skallagrímsson, un pazzo maniaco assassino violento, ma nello stesso tempo un fine poeta, Guðrúnarlaug dove e’ ancora oggi fare il bagno nella pozza naturale di acqua calda dove soleva farsi il bagno Grundur , la donna più bella d’Islanda ed eroina della saga Laexadela, o EIRÍKSSTAÐIR, dove ebbe luogo la saga di Eriks e dove oggi viene raffigurata la casa e la vita dei prima coloni che arrivarono qui in Islanda.

Contrariamente a quello che molti pensano è possibile visitare questi luoghi anche in inverno con il camper. Viaggiare in Islanda in camper in inverno può essere davvero molto pericoloso se non si ha un mezzo adeguato, con ruote chiodate e riscaldamento supplementare, ma un paio di agenzie (come quella che abbiamo scelto noi, CamperIceland sono in grado di fornirvelo. E inoltre assolutamente necessario tenere conto delle condizioni meteorologiche e delle strade attraverso siti web e app che potrete facilmente scaricare ed installare sul vostro smartphone.

Per il resto, non esistate a partire e buona Islanda a tutti!