Arcuri, lapsus: “Vaccinazioni? Inizieremo a febbraio”. Poi si corregge: “A metà gennaio” VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Dicembre 2020 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA
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Arcuri, lapsus: “Vaccinazione inizieremo a febbraio”. L’errore in conferenza stampa, poi si corregge: “A meà gennaio”

Covid, lapsus di Arcuri sulla vaccinazione: “Inizierà a metà febbraio”. Poi si corregge e dice “a metà gennaio”.

“Lavoriamo senza sosta per l’inizio della vaccinazione a partire da metà febbraio” ha detto il commissario straordinario all’emergenza Covid nella conferenza stampa di presentazione della campagna di somministrazione dei vaccini.

Covid, il lapsus di Arcuri sui vaccini: “Inizierà a metà febbraio”. Poi si corregge 

In seguito, prima delle domande è tornato sul tema, correggendosi: “L’emozione nella visione e nell’ascolto del video mi ha fatto dire un’imperfezione, noi stiamo lavorando perché la vaccinazione possa cominciare da metà gennaio, me ne scuso”.

Simbolo della campagna sulla vaccinazione sarà un fiore

Sarà un fiore, una primula, il simbolo della campagna dei vaccini anti covid che partirà a metà gennaio.

Il simbolo è stato presentato dall’architetto Stefano Boeri – che lo ha realizzato – nel corso della conferenza stampa con il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. “L’italia rinasce con un fiore” è lo slogan che accompagna il simbolo e che sarà presente in tutta la campagna.

“Questa idea di una primula che ci aiuti ad uscire da un inverno cupo è il messaggio che vogliamo dare – ha detto Boeri – il fiore è il segnale di inizio della primavera, un simbolo di serenità e rinascita”.

“Dobbiamo predisporci ad aderire coralmente alla campagna di vaccinazione. Sarà una mobilitazione che coinvolgerà tante piazze italiane, e che sarà identificata con il simbolo della primula”.

“Il fiore, primo a sbocciare dopo il lungo inverno, accompagnerà simbolicamente tutte le fasi della campagna verso un ideale, graduale risveglio, della nostra vita sociale. Questa volta, la sua rinascita sarà anche la nostra” ha inceve scritto su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (fonte: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev, Ansa).