Fabrizio Corona esce dal carcere e torna a casa per i domiciliari: ad aspettarlo c’è la mamma Gabriella VIDEO

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 16 Aprile 2021 - 10:24 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona esce dal carcere e torna a casa per i domiciliari: ad aspettarlo c'è la mamma Gabriella VIDEO

Fabrizio Corona esce dal carcere e torna a casa per i domiciliari: ad aspettarlo c’è la mamma Gabriella (Foto da video)

Fabrizio Corona esce dal carcere e torna a casa per i domiciliari. A casa ad attenderlo c’è la mamma Gabriella Privitera. Che quando rivede il figlio lo abbraccia e scoppia a piangere.

Corona esce dal carcere e torna a casa: la nuova decisione dei giudici

Corona ha ottenuto i domiciliari perché un altro collegio del Tribunale di Sorveglianza di Milano, come ha chiarito la sua difesa, ha “riconosciuto l’errore che era stato fatto”. L’errore sarebbe stato rimandarlo in carcere poco più di un mese fa.

Decisione che era stata tanto contestata sia dai difensori che dallo stesso Corona. Che si era anche ferito con dei tagli a un braccio, non appena appresa la notizia l’11 marzo.

Sembra non avere fine, dunque, l’andirivieni dell’ex agente fotografico, fuori e dentro il carcere. Dentro e fuori che va avanti da ottobre del 2015, quando ottenne il primo affidamento terapeutico.

Perché Fabrizio Corona è uscito dal carcere?

Oggi Fabrizio Corona è uscito dal carcere di Monza perché il Tribunale di Sorveglianza ha accolto la richiesta dei difensori di sospendere l’esecuzione del provvedimento. In base al quale nelle scorse settimane gli era stato revocato, a causa di una serie di violazioni delle prescrizioni, il differimento pena a lui concesso nel dicembre 2019 per una patologia psichiatrica.

In quell’occasione era prima finito in un istituto di cura e poi poco dopo a casa in detenzione domiciliare. Gli avvocati Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa hanno fatto subito ricorso in Cassazione e presentato, nel frattempo, l’istanza di sospensiva alla Sorveglianza. Sospensione necessaria, secondo il nuovo collegio (relatore Gaetano La Rocca), in attesa che la Suprema Corte decida nel merito.

I giudici milanesi spiegano che il provvedimento di marzo è “apodittico”. Ossia non è adeguatamente motivato. E fanno riferimento alle relazioni degli esperti già agli atti da tempo. Esperti che avevano messo in luce l’esigenza per Corona di proseguire nel percorso di cure psichiatriche fuori dal carcere.

La “sospensiva”, tra l’altro, è stata disposta anche tenendo conto dei recenti gesti di autolesionismo dell’ex agente fotografico che, sempre l’11 marzo, aveva rotto il vetro di un’ambulanza e poi era finito in ospedale nel reparto di psichiatria per oltre 10 giorni, dove si era ferito ancora. E aveva portato avanti pure un lungo sciopero della fame.

Corona ha bisogno di cure psichiatriche

La Sorveglianza, inoltre, fa notare che non è stata ben valutata la richiesta della difesa di una perizia sulla compatibilità di Corona con la detenzione in carcere. E chiarisce, in sostanza, che le esigenze di tutela della salute, e in questo caso di cure psichiatriche, devono prevalere nella fase di esecuzione della pena. “Non è una gentile concessione – ha detto l’avvocato Chiesa – ma il riconoscimento di un errore, la sospensione di un provvedimento è una procedura eccezionale e i giudici hanno stabilito che ‘a prima vista’ è stata presa una decisione sbagliata”. Le condizioni di Corona in carcere “non possono che peggiorare e quindi ci trovavamo in una situazione per lui molto pericolosa”.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev