Senato, fiducia mancata. Scontro in aula tra la Taverna e la Casellati VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2020 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA
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Senato, fiducia mancata. Scontro in aula tra la Taverna e la Casellati

ROMA –  Con 158 sì su 162 presenti, il Senato ha convertito in legge il decreto che disciplina le prossime elezioni suppletive, regionali, comunali e l’election day con il referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari. 

Per farlo è stato però necessario ripetere il voto di fiducia dopo che nella giornata di ieri (giovedì 18 giugno ndr), da successivi controlli è risultato che i 149 presenti, sommati a congedi e missioni, non erano sufficienti al raggiungimento del numero legale. 

Dl Elezioni, duro scontro in Senato prima del voto

Prima del voto c’è stato però un duro scontro nell’Aula del Senato. 

Lo scontro tra maggioranza e opposizioni riguarda la conduzione dell’Aula di ieri da parte della vicepresidente M5s Paola Taverna, che ha annunciato all’Assemblea il risultato del voto di fiducia, poi dichiarato nullo per mancanza del numero legale.

FdI con Ignazio La Russa, chiamato precedentemente in causa dalla stessa Taverna, ha chiesto pubbliche scuse o sarebbe ricorso al Giurì d’onore.

Taverna si è scusata ma ha attaccato le opposizioni, in particolare il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, “reo” di averla duramente criticata.

Gasparri replica confermando la richiesta delle sue dimissioni.

Il capogruppo M5s Gianluca Perilli parla di “parole indegne”.

E la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini spiega che da parte del suo gruppo non c’è stata alcuna accusa e chiede scusa.

Il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo chiede “scusa per alcuni atteggiamenti, mi sono un pò alterato ieri, mi scuso anche con lei presidente Casellati. Crediamo alla buona fede”.

Senato, la Casellati difende la Taverna

Anche Casellati difende Taverna, ribadisce che la responsabilità di quanto avvenuto “non è imputabile a nessuno” e comunque torna a scusarsi con l’Aula per l’errore.

Ad aprire la lunga discussione, con toni a tratti molto aspri, è stato il senatore di FdI e vicepresidente di palazzo Madama Ignazio La Russa:

“Chiedo un Giurì d’onore”, esordisce, commentando l’attacco subito da Taverna, che ha insinuato che il senatore di opposizione avesse chiesto la sostituzione nella conduzione dell’Aula per tattica politica.

“Io avevo chiesto la sostituzione due giorni prima perché c’era un vertice di centrodestra, non è elegante” quanto detto da Taverna.

Prosegue La Russa: “L’eleganza non è un obbligo, la verità sì. Chiedo pubbliche scuse, se la vicepresidente Taverna non le vorrà dare chiedo la convocazione di un Giurì d’onore come prevede il regolamento”.

Ma le scuse di Taverna non si fanno attendere:

“Ho tirato nella discussione il senatore quando sono stata chiamata a rispondere di cose di cui la responsabilità non può essere attribuita alla presidenza perché ero in sostituzione del senatore La Russa, che se assente non per volontà ma per esigenza io mi scuso se ho attribuito a lui un’intenzione non vera”.

E di fronte al reiterato attacco di Taverna al senatore Maurizio Gasparri, ‘reo’ di aver pronunciato alcune dure accuse alla stessa taverna in una trasmissione televisiva ieri sera, la presidente Casellati interviene:

“Io la sera lavoro e non ho tempo di guardare la televisione. Nessuno ha messo in dubbio la sua onorabilità, perché ho fatto riferimento a un errore non imputabile a nessuno ma a un errore informatico”.

Interviene anche la vicepresidente di FdI, Isabella Rauti, che pur riportando i toni a livelli accettabili, attacca il Pd e la maggioranza.

Secondo la Rauti la maggioranza “parla di assenza dall’Aula (il centrodestra non ha partecipato al voto di fiducia, ndr) per andare al mare. La nostra assenza è politica, non si dica di week end al mare”.

Senato, durissimo il capogruppo M5s Gianluca Perilli

Durissimo il capogruppo M5s Gianluca Perilli:

“Non so se abbiate paura o meno ma un pò di vergogna dovreste averla per quello che avete fatto”, dice rivolgendosi alle opposizioni.

In particolare, Perilli si rivolge alla capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini.

Poi prosegue: “Gasparri ha parlato di imbroglio istituzionale e esprimo lo sdegno massimo, perché è stata attaccata l’istituzione in quanto è stata attaccata la vicepresidenza e quindi anche lei presidente Casellati”.

“E chiedo le scuse del senatore Gasparri, accuse ingiuriose perché si parla di falsare i risultati, cose indegne e ingiuriose e questo non è nell’interesse della sola senatrice Taverna ma del Senato stesso. Occorre una presa di posizione netta”.

Interviene Gasparri, che di scusarsi con Taverna non ci pensa proprio, e replica:

“Ieri sera alle 21,30 ho appreso che il Senato sarebbe stato convocato stamattina. Tutti ieri, in primis i senatori della maggioranza rientrati frettolosamente, sono rimasti sorpresi di quanto avvenuto”.

“Ho detto ieri che è un imbroglio istituzionale annunciare un risultato che non c’è. Io ribadisco la richiesta di dimissioni del vicepresidente Taverna che ha dato un risultato che non era reale. Si scusi e si dimetta”.

Senato, Casellati non ci sta 

Ma Casellati non ci sta, e torna a ribadire:

“No, la senatrice Taverna ha proclamato un risultato su un conteggio, se poi il conteggio è risultato sbagliato non c’è nessuna responsabilità, è stato un errore tecnico che non può essere imputabile alla senatrice Taverna, errore di cui mi sono scusata”.

E’ la volta di Bernini, che tiene a puntualizzare di “esprimere la posizione di Forza Italia”, quasi a voler prendere le distanze dalle parole e dalla richiesta di Gasparri.

Nessuno ha mai attribuito alcuna responsabilità alla senatrice Taverna. Se poi si tratta di polemica politica sulla presenza o assenza dall’Aula delle opposizioni, voglio sottolineare che la scelta è assolutamente legittima”.

Intervengono poi diversi senatori, tra cui il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, che si scusa per le polemiche e invita tutti, il suo gruppo per primo, a moderare i toni e a tornare a livelli di discussione non da scontro.

Parla anche la senatrice Loredana De Petris di LeU che fa un appello a tutti a terminare le polemiche.

Poi è la volta di altri esponenti del Pd (fonte: Agi, Repubblica, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).