Attentato Boston, un testimone: “Cani fiuta bombe prima dell’esplosione”

Pubblicato il 16 Aprile 2013 - 19:43| Aggiornato il 20 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

BOSTON – Prima delle due esplosioni all’arrivo della Maratona di Boston c’erano cani fiuta bombe, altoparlanti che dicevano che si sarebbero svolte delle esercitazioni antiterrorismo, e un dispiegamento di forze come di rado. E’ il quadro descritto da uno dei corridori, Ali Stevenson, allenatore di atletica all’Università di Mobile, in Alabama.

Intervistato da diverse televisioni locali americane Stevenson si è detto stupito per la presenza di agenti e cani poliziotti lungo il percorso della maratona. Lui, ha raccontato, ha partecipato a molte altre corse del genere, ma mai ha notato un dispiegamento simile di forze dell’ordine.

“Per tutta la gara continuavano ad annunciare agli altoparlanti che si trattava di un’esercitazione e che non c’era niente di cui preoccuparsi, ha detto Stevenson. Sembrava ci fosse qualche tipo di minaccia, ma continuavano a dirci che era un’esercitazione”.

La testimonianza dell’allenatore getta benzina sul fuoco delle teorie cospirazioniste che subito hanno preso piede soprattutto sul web. Su twitter uno degli hashtag più cliccati è #falseflag, nome che indica gli attacchi terroristici condotti da governi sotto “falsa bandiera”, appunto. E c’è chi dice che l’attentato di Boston sia stato provocato da Washington per giustificare l’invasione di Siria o Iran.