Boris Johnson: “Poveri poco intelligenti”. Ma poi fallisce il test q.i.

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2013 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA
Boris Johnson: "Poveri poco intelligenti". Ma poi fallisce il test q.i.

Boris Johnson (Foto Lapresse)

LONDRA – “I poveri sono poco intelligenti”: nuova gaffe per Boris Johnson, sindaco conservatore di Londra. Peccato che anche lui abbia dimostrato di non brillare in quanto a cervello, quando si è sottoposto al test del presentatore radiofonico Nick Ferrari, sbagliando tre domande su tre. Evidentemente il diploma al prestigioso collegio di Eton e la laurea ad Oxford in lettere antiche non hanno dato grandi frutti.

“Sono stato frainteso, si è affrettato a chiarire il sindaco. Non avete capito quello che volevo dire”. Ma quel che è detto è detto. Ovvero, secondo Johnson, i poveri sono tale perché poco dotati, quindi immeritevoli e incapaci di fare carriera.

La frase era stata proferita in occasione di una conferenza stampa in onore di Margaret Thatcher. Johnson aveva detto che l’ineguaglianza economica

“fa bene alla società. E’ essenziale un po’ di invidia, è il fulcro dell’economia. Serve per poter puntare in alto, guardare quel che fanno gli altri e provare ad ottenere di più. Il 16% della nostra specie ha un quoziente inferiore all’85%, il 2% superiore a 130. È per quel 2% che bisogna fare di più. Ben vengano anche gli avidi, contribuiscono anche loro, soprattutto se hanno una coscienza sociale”.

I dirigenti Tory, compreso il premier David Cameron, anche lui etoniano e oxfordiano, avevano preso le distanze dalle affermazioni del sindaco.

Poco dopo lo stesso Johnson ha dovuto fare un parziale mea culpa. Invitato alla trasmissione radio di Ferrari ha sbagliato i tre quesiti. E ha corretto il tiro:

“Quello che volevo dire è che dobbiamo assicurarci che chi ha possibilità e talento vada avanti. Negli ultimi 30 anni la differenza tra i ricchi e i poveri è aumentata è questo è un problema”.

Ma ecco le tre domande del test, riportate dal Corriere della Sera.

La casa con il manto d’orso. Una persona costruisce una casa con i quattro lati esposti a sud. Un grosso orso si aggira nei dintorni. Di che colore è: marrone, giallo o bianco? La riposta giusta è: bianco. La casa, infatti, è al Polo Nord.

L’aritmetica delle mele. Se qualcuno prende una mela da un cesto di tre, che cosa gli resta in mano: uno, due o cinque frutti? Johnson ha risposto che restava una sola mela. La risposta corretta, invece, è due, cioè quanti sono i frutti che restano “in mano”.

Le ore del giorno e della notte. Ieri notte una persona è andata a dormire alle 8 con l’intenzione di svegliarsi alle 9 e ha puntato la sveglia a quell’ora. Quante ore ha dormito prima che la sveglia suonasse? Una, undici o tredici? Undici, perché la sveglia non distingue tra ore pomeridiane e antemeridiane.