BRENNERO – Brennero, scontri al corte di anarchici e black bloc. I manifestanti, circa 500, arrivati da tutta Europa (non solo Italia, ma anche Grecia, Germania, Spagna e Austria) si sono scontrati con la polizia nel primo pomeriggio di sabato 7 maggio. Diciotto agenti sono rimasti feriti, alcuni giornalisti sono stati colpiti dai gas lacrimogeni, nove attivisti sono stati fermati e cinque arrestati. Sul posto, dopo gli scontri, sono stati trovati manganelli, fionde e punteruoli usati dai black bloc.
Il corteo si è radunato nel primo pomeriggio in territorio italiano per procedere verso il confine austriaco. I manifestanti hanno lanciato bengala ed oggetti esplodenti, e la polizia ha risposto lanciando lacrimogeni. Poi, mentre attraversavano la strada principale del paese, alcuni manifestanti si sono scagliati contro i giornalisti e i fotografi che li riprendevano. Sono stati respinti a colpi di manganello.
Ad un certo punto i manifestanti hanno attraversato la linea ferroviaria e hanno raggiunto l’autostrada che corre parallela alla ferrovia. La linea ferroviaria internazionale del Brennero è rimasta interrotta per diverso tempo.
A scopo preventivo, la polizia aveva provveduto a rimuovere molti cartelli stradali per evitare che venissero usati come armi. In previsione degli scontri nel paese c’è stato un enorme dispiegamento di agenti. Ai manifestanti è stato permesso, pur di evitare disordini, di superare di qualche metro il confine, come atto simbolico, ma se andranno oltre Vienna ha minacciato una reazione pesante.
IL PRECEDENTE – L’ultima manifestazione di protesta contro la il muro anti-immigrati voluto dall’Austria risale al 24 aprile. Ci furono scontri, ma non gravi, tra “No Borders” e forze dell’ordine con lancio di oggetti e cariche di spray urticante: un militante di un centro sociale bolognese (Tpo) venne fermato e poi rilasciato.
AUSTRIA: “NO AL MURO” – Solo poche ore prima che iniziasse il corteo degli anarchici l’Austria ha fatto dietrofront sul Brennero: “Al Brennero non ci sarà nessun muro e il confine non verrà chiuso”, ha detto il neo ministro degli interni austriaco, Wolfgang Sobotka, a Merano per il congresso della Svp, per poi aggiungere: “Se l’Italia fa i suoi compiti non ci sarà neanche bisogno dei controlli”.
Sobotka ha ricordato il grande numero di richiedenti asilo accolti nel 2015 dall’Austria: “Se la Germania può controllare verso l’Austria, non si capisce perché l’Austria non possa fare lo stesso verso l’Italia. C’è pieno sostegno dell’Austria per il piano Renzi. Dobbiamo infatti creare le infrastrutture e le misure necessarie in Libia e negli altri Paesi di partenza. Auspico che la commissione europea ci metta lo stesso impegno per l’emergenza migranti che ha dimostrato per questioni economiche”. Sobotka ha negato che i lavori al Brennero abbiano scopi elettorali.
(Foto Ansa)