Conte non risponde a Capello all’intervista su Sky. Ma l’Inter fuori dalla Champions non è colpa del Var…

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 10 Dicembre 2020 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA
Conte non risponde a Capello all'intervista su Sky. Ma l'Inter fuori dalla Champions non è colpa del Var...

Conte non risponde a Capello all’intervista su Sky. Ma l’Inter fuori dalla Champions non è colpa del Var…

Antonio Conte e Fabio Capello, lite in diretta durante l’intervista su Sky. Intervista nel dopo partita di Inter-Shakthar Donetsk. Partita finita 0-0, Inter fuori dalla Champions League. E ovviamente tutti chiedono all’allenatore, tutti vogliono sapere da lui perché e per come. E’ normale, è il gioco delle parti.

Per tutti, ma non per Conte. Conte è un grande allenatore, sicuramente uno degli italiani più bravi. Ha riportato lo scudetto alla Juve quando la Juve non era più forte degli altri. Ha vinto uno Scudetto al Chelsea nel campionato più competitivo del mondo (e spendendo meno di Guardiola). Ma ha un vizio: quando fallisce l’obiettivo, trova sempre altrove la colpa.

Così ieri sera. Prima non risponde a Capello e agli altri in studio. Anzi, risponde con una battuta così da evitare di rispondere. Ma Capello insiste, perché se Conte è tignoso, figuriamoci Capello. Uno che ha mandato via prima Gullit e poi Baggio dal Milan. Uno che ha messo Del Piero in panchina alla Juve…E che ha vinto di tutto. Ma Conte non gli risponde, pensa che neanche un suo “pari” (sicuramente lui si vede così) abbia diritto a uno straccio di spiegazione.

Poi Conte se la prende con gli arbitri e il Var… No, se l’Inter è fuori dalla Champions non è colpa degli arbitri. Se pareggi due volte con lo Shakthar (sempre per 0-0) allora forse non meriti di andare agli ottavi. Per dire, l’Atalanta l’anno scorso ha giocato l’ultima partita del girone proprio a Donetsk. E ha vinto 3-0…

Conte e Capello, tensione durante l’intervista a Sky

Conte esordisce così. “Squadra poco cattiva? Sono pareri vostri, ma non sono d’accordo. Quale cattiveria mancanza di cattiveria: i ragazzi hanno dato tutto, non sono assolutamente d’accordo”.

“Non ho niente da rispondere”. Ma Capello insiste: “Ma scusa Antonio, non avete un piano B visto che gli avversari come dici tu hanno cambiato modulo per affrontarvi?”. Conte risponde con una battuta amara: “Sì, ce l’abbiamo. Ma non ve lo diciamo perché altrimenti poi ci parano anche il piano B e siamo rovinati”.

Anche la conduttrice Anna Billò fa una domanda sulle difficoltà dell’Inter in Europa. Conte risponde così: “Un problema di gioco fuori dall’Italia? Lo Shakhtar ha stravolto un sistema di gioco che per loro è l’Ave Maria per affrontarci in maniera diversa. Tutti cambiano il loro gioco per affrontarci. Pensate bene almeno prima di fare le domande…”.

Capello e il paragone con Gasperini

Capello ha poi continuato a pungolare Conte anche quando è andato via: “Non ha risposto a niente praticamente, bisogna avere anche il rispetto per i media, i colleghi, gli addetti ai lavori”. Poi il paragone con il tecnico dell’Atalanta, Gasperini: “Gasperini è un allenatore intelligente che ha capito che doveva cambiare il modo di giocare per diventare imprevedibile… e mi fermo qui”.

Conte se la prende con arbitri e Var

“In tutta questa Champions non siamo stati fortunati neanche col Var. Ora dopo l’eliminazione lo posso dire, l’Inter non è stata rispettata, se andate a vedere a ritroso tutte le situazioni valutate e non valutate”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Antonio Conte, a Sky dopo l’uscita dalla Champions.

“Cambi da fare prima? Sanchez l’ho fatto entrare a 15′ dalla fine, l’avessi messo ci saremmo sbilanciati con tre punte. Ho preferito mettere una punta e poi ho fatto entrare Eriksen quando Lautaro non ne aveva più. Mancanza di qualità? Sono valutazioni da farsi in maniera serena a freddo, non dopo un’uscita del genere”, ha concluso. 

“Mancanza di cattiveria? Non credo, la cosa incredibile è che in 180′ con Shakhtar non siamo mai riuscito a fargli gol e il loro portiere è sempre stato il migliore in campo”. “La squadra ha dato tutto quello che aveva. C’è rammarico, c’è molta delusione, ma non c’è stata mancanza di concentrazione o altro, c’è stata solo mancanza del gol e se non fai gol non vinci”. (Fonti Sky Sport e YouTube)