Coronavirus, Italia zona rossa. Vi dico due parole VIDEO

di Giuseppe Avico
Pubblicato il 12 Marzo 2020 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Italia zona rossa. Vi dico due parole VIDEO

Coronavirus, Italia zona rossa. Vi dico due parole VIDEO

ROMA – L’Italia sta vivendo un periodo difficile, usando un eufemismo, per quanto riguarda questa nuova epidemia, il coronavirus. Diciamocelo, ha preso tutti un po’ alla sprovvista. All’inizio in molti si sono adagiati sull’ottimismo, anche troppo.

Poi l’estremo opposto, ovvero una psicosi incontrollata, spiacevole conseguenza, il più delle volte, dell’ignoranza, oltre che della paura, già più legittima. Gli estremi, due modi di reagire differenti, comunque entrambi inadeguati. I contagi salivano, i guariti anche, così come i decessi. E nulla è cambiato, il virus continua la sua marcia.

Ora l’emergenza è totale, estesa su tutto il territorio. Le disposizioni sono chiare: stare a casa, evitare spostamenti non giustificati (e qui si potrebbe aprire una parentesi sull’efficacia o meno dell’autodichiarazione e dei suoi rischi) e una buona dose di buon senso, lavarsi le mani, evitare contatti. Purtroppo per molti seguire determinate linee di comportamento è fantascienza, e ognuno fa quello che gli pare. Così è il caos. 

Questa situazione, quasi inutile dirlo, sta mettendo in evidenza luci ed ombre di questo Paese, le sue contraddizioni, le crepe sociali che solo una situazione straordinaria come questa può mostrare. È una situazione che cambia le nostre abitudini, la nostra routine. Questo è normale, inevitabile, e non bisogna in alcun modo farsi prendere dal panico, ma rispettare piuttosto certe disposizioni.

Dpcm dell’11 marzo: il testo integrale e le misure.

In Cina la situazione sembra essersi stabilizzata o comunque i numeri cominciano a diminuire. C’è chi dall’altra parte del mondo, in America, sta sottovalutando la cosa e chi in Europa si ritrova a dover fare i conti con lo scaricabarile. Insomma, qui di unità ce n’è davvero poca, ognuno tende a reagire come meglio crede e le responsabilità saranno grandissime. La situazione in Italia, inutile girarci intorno, è piuttosto complicata. La politica gira su se stessa e più di qualcuno, pur di vomitare la sua opinione, cavalca l’onda lunga dell’allarmismo per ottenere consenso cercando di trarne un vantaggio.

L’economia, in riferimento alle borse, riflette la situazione di timore, è inevitabile. Episodi di irresponsabilità sono all’ordine del giorno: la pazza fuga dalla zona rossa, la movida o la morte, chi scappa dalla quarantena. Probabilmente, e qui parliamo di cultura e della nostra storia, l’Italia non sa affrontare compatta le misure più drastiche, le restrizioni. Psicologicamente non siamo pronti, storicamente, al netto di tutte le contraddizioni, la Cina sì. Dati alla mano è così. Tutto questo finirà (chissà quando) e ci lasceremo alle spalle tanti dubbi e le macerie dei nostri comportamenti, giusti o sbagliati che siano.