YOUTUBE Venezia, “battaglia navale” no Tav-polizia FOTO

Pubblicato il 8 Marzo 2016 - 15:22 OLTRE 6 MESI FA
Corteo sull'acqua contro Tav e grandi navi a Venezia2

Corteo sull’acqua contro Tav e grandi navi a Venezia (foto Ansa)

VENEZIA – Sono arrivati a Venezia in circa 500 da tutto il nord Italia per esprimere in corteo, nel giorno del vertice Italia-Francia con il premier Renzi e il presidente Hollande a Palazzo Ducale, la loro ferma contrarietà alle grandi opere, Tav e grandi navi in primis. Il capoluogo veneto ha sancito così una sorta di gemellaggio tra i No Tav piemontesi e i sostenitori contro le navi in laguna, per ribadire il loro dissenso perché, come si legge in uno dei tanti cartelli: “Il tribunale dei popoli condanna il sistema delle grandi opere inutili ed imposte”. Dopo un corteo tranquillo, i manifestanti hanno cercato di superare lo sbarramento per sbarcare nella “zona rossa”  intorno a Piazza San Marco e le forze dell’ordine li hanno bloccati con idranti, trasformando il corteo in una sorta di “battaglia navale” ripresa da Fanpage in questo video che segue.

Prima del tentativo di sfondamento, la manifestazione era cominciata con decine di bandiere ‘No Tav’, musica a tutto volume e vari cartelli come ‘No devastazioni e saccheggio. No grandi navi. No Tav’, ‘Preserviamo il nostro futuro difendendo scuole e territori’. La manifestazione è cominciata alla stazione ferroviaria fino alle Zattere passando davanti all’Università veneziana lungo un percorso di circa cinque chilometri, presidiato dalle forze dell’ordine e dalla parte opposta della città (a separare il canal grande) rispetto alla zona dove è previsto il vertice.

“Fuori le navi dalla Laguna” è lo slogan ripetuto come un mantra dai manifestanti dei No Tav e No grandi navi lungo il percorso per Venezia, sotto una pioggerellina costante. Metà dei manifestanti, dopo il raduno, davanti alla stazione, sono saliti su numerosi barchini che li attendevano, attraccati, sulla rive del canal grande. Il percorso, sia lungo i rii che le calle veneziane, è proseguito secondo un itinerario “obbligato”. Ed è qui che molti hanno tentato lo sfondamento.

Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, e gli agenti della polizia municipale, entrambi in presidio sull’acqua con le barche di servizio, hanno controllato che fosse seguito il percorso stabilito (foto Ansa).