Donne come mucche da mungere: proteste per lo spot della azienda coreana Seoul Milk VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2021 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA
Donne come mucche da mungere: proteste per lo spot della azienda coreana Seoul Milk VIDEO

Donne come mucche da mungere: proteste per lo spot della azienda coreana Seoul Milk VIDEO

“Donne come mucche da mungere”: le proteste hanno travolto l’azienda lattiero-casearia della Corea del Sud Seoul Milk, che ha dovuto alla fine ritirare il tanto contestato spot. 

Donne come mucche da mungere: proteste per lo spot della Seoul Milk

Nel video, rimosso da YouTube lo scorso 8 dicembre, si vede un gruppo di giovani donne in comodi abiti bianchi mentre fanno yoga in un prato, si abbeverano ad un ruscello e godono della natura che le circonda. 

Ad un certo punto nel loro idilliaco mondo irrompe un cameraman che le riprende. “Siamo finalmente riusciti a filmarle in un luogo incontaminato dove la natura è preservata nella sua purezza”, recita la voce fuori campo, che continua: “Bevono acqua pulita,  seguono una dieta biologica eco-sostenibile e vivono pacificamente in un ambiente placido… Cercherò di avvicinarmi a loro con cautela”.

Camminando per avvicinarsi a loro, però, il cameraman spezza un ramo, le donne si accorgono di lui e ‘l’incanto’ si rompe: le giovani si trasformano in mucche al pascolo nel prato. 

Proteste e minacce di boicottaggio contro la Seoul Milk dopo il video con le donne-mucche

Il filmato ha suscitato molta indignazione non solo per il palese accostamento delle donne alle mucche, ma anche per il fatto che rilanci un gesto tristemente piuttosto diffuso in Corea: quello di riprendere le donne nei loro momenti più intimi senza il loro consenso. 

Secondo quanto riferito dal quotidiano Korea Herald, molti clienti della Seoul Milk avevano minacciato di boicottare i loro prodotti. 

Le scuse della Seoul Milk dopo le proteste

L’azienda è intervenuta con un video di scuse pubblicato sul proprio sito web: “Ci scusiamo sinceramente con tutti coloro che si sono sentiti a disagio per colpa della pubblicità del latte. Chiniamo la testa per scusarci”.