Evan il prova giocattoli: a soli 8 anni guadagna 1,3 milioni di dollari l’anno

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Settembre 2014 - 12:53 OLTRE 6 MESI FA
Evan, a soli 8 anni guadagna 1,3 milioni di dollari l'anno grazie a YouTube

Evan, a soli 8 anni guadagna 1,3 milioni di dollari l’anno grazie a YouTube

ROMA – Evan ha 8 anni, vive con la sua famiglia negli Stati Uniti, e sul web si fa chiamare “EvanTubeHD”. Il piccolo, racconta Elmar Burchia sul Corriere della Sera, guadagna già milioni di euro commentando giochi e videogiochi e realizzando piccoli skatch.

In soli tre anni, il suo canale ha totalizzato 745 milioni di visualizzazioni. Tutto è nato per gioco con suo padre, ed ora però ci sono in ballo milioni di dollari.

Evans scarta i giocattoli appena usciti in negozio e inizia a giocarci. Il suo “lavoro” consiste nel recensire quello che ha appena comprato. E il suo canale YouTube, partito tre anni fa e al quale nel frattempo collabora tutta la famiglia, genera oltre 1,3 milioni di dollari all’anno, circa un milione di euro.

 

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Scrive Burchia:

“Abbiamo iniziato con un filmato al mese – aveva raccontato qualche tempo da il padre Jared a Newsweek -, solo per gioco, una sorta di avventura padre-figlio. La clip di Evan che ‘recensisce’ il gioco di plastilina di Angry Birds è stato visto più di 51 milioni di volte. “Scusate se parlo un po’ strano oggi, ma ho appena perso due denti davanti”, è il colpo da teatro del bimbo, che poi inizia a testare il prodotto. Con la sua candida linguaccia, l’entusiasmo e i filmati coloratissimi “a prova di bimbo”, il successo è stato immediato”.

Il regista è il papà, che poi aggiunge qualche effetto speciale e infine carica tutto su YouTube. A volte compaiono anche la sorella, la mamma e qualche amichetto. I soldi per il college Evan, nel frattempo, è più famoso di molti cantanti e attori. Tuttavia, conduce una vita normalissima: va a scuola, esce con gli amici, va al corso di karate, si diverte al computer. «Non credo che si renda conto della popolarità del suo canale», dice il padre. Probabilmente è meglio così. In ogni caso, i genitori cercano di proteggere la sua privacy fintanto che possono, non vogliono nemmeno rivelare il cognome. I guadagni (che arrivano grazie alle pubblicità e l’inserimento di marchi) servono per coprire i costi di produzione. Tutto il resto va direttamente in un fondo per i figli quando andranno al college”.

Ecco uno degli ultimi pubblicati da Evan. Il filmato, in circa 5 giorni ha già totalizzato più di 200mila clic: