Fabio Federico omofobo, studente commenta: “Testa di c…”. Pm: “Va prosciolto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Ottobre 2014 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
Fabio Federico omofobo, studente commenta: "Testa di c...". Pm: "Va prosciolto"

Fabio Federico

BUSTO ARSIZIO (VARESE) – Definì “testa di cazzo” Fabio Federico, sindaco di Sulmona (L’Aquila) che aveva parlato dell’omosessualità come di una “aberrazione genetica”: il pubblico ministero chiede che sia prosciolto. Era il 2011 quando uno studente, dell’Università Bocconi di Milano, commentando un video postato su YouTube in cui si vedeva Federico che si schierava contro la possibilità di adozione da parte delle coppie gay, scrisse:

Fai la femminuccia… fai il maschietto… come se fosse una scelta! Ma brutta testa di cazzo… il problema della società è la tua ignoranza e il fatto che tu sia sindaco!”

Nel suo intervento ad una televisione locale, infatti, il sindaco di Sulmona, all’epoca di Alleanza Nazionale e poi passato con il Pdl, aveva riconosciuto che

“ogni omosessuale può vivere la sua vita sessuale come meglio crede” ma che “se hai i cromosomi x e y fai il maschietto, se hai gli xx fai la femminuccia. Il contrario è un po’ fuori natura”.

Quel video venne ripreso e postato su YouTube cinque anni dopo, scatenando i commenti della comunità omosessuale ma non solo. Il sindaco reagì denunciando trenta persone per diffamazione aggravata e le indagini si allargarono a tutta Italia.

Tra i commenti diffamatori, secondo Federico, c’era appunto quello del bocconiano. Ma per quel caso il pm Francesca Parola ha chiesto l’archiviazione, scrivendo che, riferisce Luca Landoni su repubblica.it,

 “di fronte a dichiarazioni rese in pubblico da un soggetto politico di spicco, quei commenti rappresentano l’immediata reazione, anche fin troppo contenuta rispetto alla gravità delle affermazioni di chiaro stampo omofobo”.

Nessuna diffamazione, quindi, ma solo “una risposta commisurata a una grave provocazione, esattamente come sostenuto nella mia memoria difensiva, a cui il pm si è rifatto”, ha spiegato l’avvocato che difende il giovane querelato.