Giuseppe Marletta in coma da 2010. La moglie Irene: “Autorizzate cura staminali”

Pubblicato il 15 Novembre 2012 - 18:35 OLTRE 6 MESI FA

Giuseppe Marletta in coma da 2 anni. La moglie Irene: "Autorizzate cura staminali"

Giuseppe Marletta in coma da 2 anni. La moglie Irene: “Autorizzate cura staminali”

CATANIA – Giuseppe Marletta è entrato in coma nel 2010 dopo un intervento alla bocca andato male. Irene Sampognaro, sua moglie, da allora sta combattendo una battaglia per far sì che suo marito possa essere curato con staminali mesenchimali. Una cura non autorizzata in Italia.

Ma Irene non si è persa d’animo e ha cominciato a promuovere la sua causa con tutte le sue forze su ogni strumento di comunicazione possibile.

L’ultima intervista che ha rilasciato, in ordine di tempo, è stata quella al sito TgCom.

Irene ha raccontato l’inizio del calvario: Il primo giugno 2010 mio marito Giuseppe era andato all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania per sottoporsi a un banale intervento di rimozione di due punti metallici dalla mandibola. Soffriva di sinusite e gli avevano assicurato che con quell’operazione il fastidio sarebbe scomparso. In tarda mattinata ho appreso che aveva avuto un arresto cardiaco e che si trovava in terapia intensiva. Mi sono precipitata in ospedale e l’ho trovato in coma farmacologico, intubato. Il suo cuore aveva cessato di battere e aveva riportato danni devastanti al cervello.

Poi Irene spiega perché insiste con le staminali: Si tratta dell’unica cura rigenerativa in grado di riparare il danno celebrare che mio marito ha subito. Nel centro di risveglio in cui ha passato parte della degenza, l’unica terapia a cui era sottoposto era un’ora di ginnastica passiva al giorno. È ridicolo pensare che quattro massaggi facciano risvegliare dal coma. La cosa che mi sembra più assurda è che coloro che hanno causato il coma di Giuseppe sono restati nel loro posto di lavoro, chi invece sperimenta nuove cure viene ostacolato in tutti i modi. Affermare che le staminali sono più pericolose dello stato vegetativo è un vero insulto all’intelligenza. Il pericolo è rappresentato da chi lucra su questi malati che non hanno nulla da perdere sottoponendosi a delle sperimentazioni mediche.