Iraq, prigioniero picchiato dai soldati spagnoli: scandalo a Madrid

Pubblicato il 18 Marzo 2013 - 12:51| Aggiornato il 15 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

MADRID – ‘Siamo stati abituati a vedere le immagini dei nostri soldati che distribuiscono da mangiare ai bambini, ma quasi mai mentre combattono. Tantomeno mentre fanno del male a dei prigionieri inermi, ma ciò non vuol dire che non sia mai successo”. Si apre così l‘articolo di El Pais sul video scandalo di 40 secondi che mostra dei soldati spagnoli che maltrattano un prigioniero in Iraq, nel 2004.

Il carcere è il ‘centro di detenzione’ di Diwaniya, la località nel sud dell’Iraq dove sorgeva la base principale dei soldati iberici. La sequenza mostra cinque militari che entrano in una cella, e iniziano a picchiare brutalmente un prigioniero: pugni, calci, dall’alto verso il basso mentre l’uomo è a terra. Una violenza accanita e continuata.

Dopo una manciata di secondi i soldati si fermano, sembrano uscire. Invece no, riprendono a colpire il prigioniero, con nuovi calci alla testa e al ventre. Immediata la reazione del governo spagnolo, con il ministero della Difesa che ha aperto un’inchiesta su una vicenda definita “deplorevole”, che “infanga” l’attività “impeccabile” dei militari spagnoli all’estero e promette di fare il possibile per assicurare alla giustizia i responsabili. “Sono varie decine i prigionieri passati in quel carcere”, sottolinea il quotidiano, lasciando intuire che di casi simili ce ne potrebbero essere altri.

“La tentazione di farsi giustizia con le proprie mani era forte”, racconta un veterano sotto anonimato. Perché, spiega El Pais, le guardie della struttura erano quegli stessi soldati che scortavano i convogli, dunque potevano trovarsi di fronte in quelle celle le stesse persone arrestate con l’accusa di aver partecipato agli attacchi contro i soldati spagnoli.