GAZA – Esplosioni ovunque, gente intrappolata. A Gaza l’attacco è iniziato nella serata del 17 luglio. Prima le bombe, poi sono entrate le truppe di terra. Israele invade la striscia e il bilancio, dopo una notte, è già drammatico: almeno 260 morti e 2000 feriti. Quasi tutti tra i palestinesi. Sul fronte israeliano, infatti, i dati ufficiali parlano di un solo soldato rimasto ucciso negli scontri.
L’operazione, sostengono fonti militari israeliane, è diretta alla distruzione dei tunnel che consentono ai “terroristi” di infiltrarsi in Israele e portare attacchi. “La nuova fase, ha detto un portavoce militare, segue dieci giorni di attacchi ad Israele via terra, via aria e mare”.
Nonostante il tentativo di resistenza le forze israeliane avanzano senza incontrare grossi ostacoli. E Hamas minaccia: “Gaza sarà la tomba per i soldati di occupazione”, questo l’avvertimento giunto la scorsa notte da Sami Abu Zuhri, un portavoce di Hamas.
“I giorni a venire metteranno in luce la codardia di Benyamin Netanyahu, che pagherà un duro prezzo”. Abu Zuhri ha poi espresso fiducia che “adesso sarà possibile liberare i nostri prigionieri”: una allusione chiara alla determinazione di Hamas di catturare soldati per scambiarli con palestinesi detenuti in Israele.
I video dell’attacco:
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