Joe Biden, ultima gaffe: finito il discorso stringe la mano… a chi? Al vento? All’amico immaginario? VIDEO

In pace o in guerra, Joe Biden non smette di inciampare in qualche gaffe. l'ultima dopo un discorso a Greesnboro: finito il discorso, sembra stringere la mano a interlocutori immaginari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Aprile 2022 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA
joe biden stringe mano video

Joe Biden (Ansa)

Joe Biden, ultima gaffe. Se si pensa che dovrebbe essere l’unica vera personalità forte all’altezza dell’autocrate russo – proprio nelle ore in cui si vociferava di un suo viaggio a Kiev – c’è poco da ridere.

Joe Biden, ultima gaffe, si gira per stringere la mano a nessuno

Il fatto è che le gaffe di Joe Biden sono irresistibili. Oltre che, sembra di capire, a getto continuo: perlomeno ogni volta che una telecamera impertinente ne filmi le performance. Cioè sempre. E’ il presidente degli Stati Uniti. Il suo è puro situazionismo al contrario.

Stavolta, la telecamera lo coglie mentre stringe le mani al vento, o all’amico immaginario. Vai a sapere. L’ultima volta l’aveva sorpreso mentre, più sbalordito che offeso, non c’era nessuno disposto ad avvicinarlo, c’era Obama nella stanza ovale, nessuno che se lo filasse. Sempre una mano, sia pur presidenziale, tesa al nulla.

La scena ieri di lui che terminata la prolusione si gira con la mano tesa verso l’ombra di una sua fantasia è diventata obbligatoriamente virale sui social di mezzo mondo.

Aveva appena finito di parlare a Greensboro presso la North Carolina Agricultural and Technical State University. Ha dato l’impressione di rivolgere l’attenzione a degli interlocutori immaginari, arrivando a mimare un paio di strette di mano. Questa la diagnosi più benevola. Qualcuno scrolla le spalle sconsolato, è sempre stato un prodigioso gaffeur e l’età non migliora i nostri difetti, tutt’altro. E a 78 anni…

“No, non manderemo il presidente a Kiev”

“No, non manderemo il presidente in Ucraina”, intanto dichiara la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, confermando comunque che l’amministrazione sta decidendo chi invierà a Kiev. Secondo indiscrezioni, potrebbe trattarsi del capo del Pentagono Lloyd Austin o del segretario di Stato Antony Blinken. No, non è perché il presidente vede i fantasmi. E’ questione di opportunità, di salute pubblica, appunto.