Jonathan Ferrell, bussa a una casa dopo incidente: polizia spara. Come Trayvon? (video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2013 - 20:56| Aggiornato il 19 Settembre 2013 OLTRE 6 MESI FA
Jonathan Ferrell, bussa a una casa dopo incidente: polizia spara. Come Trayvon?

Jonathan Ferrell, bussa a una casa dopo incidente: polizia spara. Come Trayvon?

CHARLOTTE (NORTH CAROLINA; USA) – Jonathan Farrell, 24 anni, è stato ucciso con 12 colpi di pistola da un agente di polizia. La notte di sabato 14 settembre,  il giovane aveva bussato ad una casa per chiedere aiuto dopo aver avuto un incidente con la sua auto. Ma la donna che era in casa ha temuto che fosse un malintenzionato e per questo ha chiamato il 911. Il tragico epilogo è il frutto di un errore che ricorda un altro caso tristemente noto, quello di Trayvon Martin, il ragazzo afroamericano ucciso da un vigilante. Anche Jonathan Farrell ha la pelle nera e la sua storia rischia di riaccendere le polemiche contro la “pistola facile” delle forze dell’ordine verso gli afroamericani mentre è ancora viva l’indignazione per la morte Trayvon Martin e l’assoluzione del vigilante che gli ha sparato, George Zimmerman.

Ma cosa è accaduto veramente sabato notte? Jonathan, ex giocatore di Football nella squadra dell’Università della Florida, è finito fuori strada con la sua auto mentre si trovava nei pressi di Charlotte, in North Carolina. Dopo l’impatto Jonathan è riuscito a liberarsi dalle lamiere e si è trascinato fino ad una casa nelle vicinanze per chiedere aiuto. In piena notte, erano le 2 e mezza, ha bussato ripetutamente alla porta per chiedere aiuto ma la donna lo ha preso per un ladro e ha perciò chiamato il 911.

Sul posto sono arrivati tre agenti di polizia: Jonathan gli è corso incontro, agitato e confuso. Uno dei poliziotti ha allora tentato di fermarlo con una pistola elettrica. E un altro ha fatto il fuoco. Farrell, che era disarmato, è morto sul colpo. Randall Kerrick, il poliziotto che ha sparato, bianco, ha raccontato di essere stato aggredito: è stato incriminato per omicidio colposo, ovvero uso eccessivo della forza in legittima difesa, e poi rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 50 mila dollari.

L’avvocato della famiglia Ferrel precisa che Jonathan era “un ragazzo totalmente americano sopravvissuto ad un terribile incidente, chiedeva aiuto ed è stato crivellato di colpi”. E smentisce la ricostruzione fatta dalla polizia: l’agente non avrebbe dato nessun avvertimento a Jonathan prima di sparargli.