Lazio-Roma, coro “Lotito paga la luce”: accendini accesi in Curva Sud (video)

Pubblicato il 11 Novembre 2012 - 19:07| Aggiornato il 12 Novembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

Lazio-Roma, coro “Lotito paga la luce”: accendini accesi in Curva Sud (video) (foto Ansa)

ROMA – Lazio-Roma dell’undici novembre 2012 verrà ricordato come il derby del diluvio universale e del black out.  La luce è andata via a metà primo tempo e la gara è ripresa solo dopo il suo ritorno quindici minuti dopo.

Nel frattempo la Curva Sud, cuore del tifo giallorosso, ha deciso di accendere gli accendini e di intonare il coro “Lotito paga la luce”.

Va alla Lazio la stracittadina della Capitale.

E’ festa finale sotto la curva nord, con tanto di aquila Olimpia, che oggi non aveva potuto volare, portata sotto il settore del tifo piu’ acceso, mentre si inneggia a Gabriele Sandri, del quale oggi ricorreva il quinto anniversario della morte.

Zeman riprende il filotto da perdente, quattro sconfitte di seguito nel derby, che aveva interrotto tredici anni fa e si conferma asso nella manica degli avversari. Non a caso al 32′ della ripresa, quando i biancocelesti sentono di avere la partita in pugno, dalla curva nord parte il coro beffardo che inneggia piu’ volte al boemo.

Dall’altra parte, e’ la vittoria di Petkovic, capace di creare una squadra concreta e forte di spirito, e di Candreva, dalle contestazioni del tifo laziale che gli rimproverava un passato da romanista alla punizione-gol che rimette in carreggiata la Lazio e gira la partita.

Ma e’ anche il match da protagonista al contrario, quindi in negativo, di Daniele De Rossi, che sembra quello che, al Mondiale del 2006 contro gli Usa, si fece espellere per una gomitata che gli costo’ 4 turni di squalifica e replico’ anni dopo in Champions con Srna dello Shakhtar.

Cosi’ il centrocampista, riproposto da Zeman nel ruolo prediletto da centrale, lascia la Roma con l’uomo in meno nel recupero del primo tempo rifilando un colpo proibito in area a Mauri che non sfugge all’arbitro Rocchi e ai suoi assistenti. Roma in dieci per il terzo derby di seguito (nella scorsa stagione il rosso tocco’ a Kjaer e Stekelenburg) e partita, se non compromessa, di sicuro ancor piu’ in salita.

Anche perche’ la pioggia che per larghi tratti del match cade in abbondanza frena il fraseggio dei romanisti, mentre con il suo calcio pratico la Lazio, tornata a vincere dopo aver fatto un punto nelle precedenti tre partite, si trova maggiormente a proprio agio. L’emblema della resa e’ anche l’uscita di un Totti oggi non certo al meglio e che, fischiatissimo dalla curva nord, lascia il posto a Pjanic al 26′ st. Proprio il bosniaco e’ l’unico che cerca di reagire, e all’86’ trova una rete che potrebbe riaprire il match con una splendida punizione da molto lontano con cui coglie Marchetti fuori dai pali.

Quindi si rivolge esultando polemicamente verso Zeman e poi indica la curva sud per dedicarle il gol. Il forcing finale riserva un’ultima beffa ai romanisti, con la rete del 3-3 mancata per un soffio da Marquinho.

Era quindi destino, per i giallorossi non e’ ancora il momento di tornare a vincere il derby e forse la vittoria con il Palermo, favorita dalla pochezza della squadra rosanero, non e’ stata il segnale della riscossa. C’e’ stato invece un altro ko dopo essere passati in vantaggio, il gol di Lamela (ma la spinta a Lulic ne mette in dubbio la validita’) aveva illuso tutti, ma la gioia e’ durata nemmeno mezz’ora.

Oltretutto, la sconfitta contro la Lazio evidenzia anche la pochezza di una campagna acquisti che ha portato a Trigoria gente come Goicoechea e Piris, rincalzi nei club di provenienza, e qui autori di due goffe giocate (un tentativo di intervento sulla punizione, molto potente ma centrale, dell’1-1 di Candreva e un retropassaggio di testa con pallone regalato a Mauri per il 3-1) che alla Roma sono costati due reti. Zeman sotto accusa, dunque, ma anche scelte di mercato discutibili.

E dire che Miroslav Klose, scartato dall’allora ds del Perugia Walter Sabatini nel 2004 quando il tedesco era svincolato dal Kaiserslautern, si diverte a prendersi rivincite sull’attuale dirigente Roma: il tedesco ha ha segnato anche oggi, per il 2-1, davanti al suo ct Loew presente in tribuna, dopo aver controllato, nonostante una pozzanghera, il bel passaggio di Hernanes in area. Il suo sinistro non ha perdonato Goicoechea.

Anche questa immagine, come tutto il resto, compreso il disperato forcing finale in inferiorita’ numerica, evidenzia che per la Roma, sonoramente fischiata alla fine dai suoi sostenitori, e’ stata un’altra giornata da dimenticare.