Lerici, tutti contro Don Corsi: rissa in chiesa, minigonne a messa a Carrara

Pubblicato il 29 Dicembre 2012 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
Don Piero Corsi (foto da Facebook)

LERICI (LA SPEZIA) – Il caso di don Piero Corsi: rissa in chiesa durante la messa per Andrea Calevo, un pacco davanti alla canonica di Lerici, una messa di protesta in minigonna e decollète a Carrara. Continua il caos attorno al parroco che ha detto che i delitti contro le donne (in particolare il femminicidio) sono causati anche dal modo provocante in cui le donne si vestono.

Rissa in chiesa

Rissa in chiesa durante la messa di veglia per Andrea Calevo, l’imprenditore sequestrato a Lerici e ancora nelle mani dei sequestratori. Don Corsi ha tentato da subito di instaurare un dialogo coi rapitori. Durante la messa in onore dell’uomo, però, c’è stata la rivolta dei fedeli nei confronti del religioso: qualcuno ha anche tentato di raggiungerlo fisicamente.

Allarme pacco

Un pacco è stato  lasciato davanti alla canonica di don Piero Corsi. Intorno a mezzanotte del 28 dicembre i carabinieri hanno trovato il pacco e sono scattate le procedure di sicurezza e sono arrivati Digos e artificieri della polizia. Intorno all’una dopo aver avvertito le famiglie residenti in zona, il pacco è stato fatto brillare con l’utilizzo di un robot: conteneva solo carta.

A messa in minigonna

In Duomo a Carrara alla messa della domenica in minigonna e decolleté per manifestare il proprio dissenso per le parole sul femminicidio di don Piero Corsi. L’iniziativa, annunciata via Facebook, ha già riscosso diverse adesioni. ”Vogliamo esprimere cosi’ il nostro dissenso – afferma la promotrice dell’iniziativa Alessandra Verdini – e ci presenteremo in chiesa come ci vestiamo tutti i giorni, esaltando la nostra femminilità”.

”Nessun messaggio diretto nei confronti del parroco del Duomo, don Raffaello Piagentini – prosegue la promotrice dell’iniziativa – che ha anzi in più occasioni dimostrato la propria apertura mentale ma non possiamo sottacere il fatto che le tesi di don Corsi non sono solo le sue ma di gran parte della Chiesa e della nostra società”.