Luca Ventre morto a Montevideo nell’ambasciata italiana: un VIDEO mostra qualcuno che lo blocca a terra

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 25 Gennaio 2021 - 08:21 OLTRE 6 MESI FA
Luca Ventre morto a Montevideo nell'ambasciata italiana: un VIDEO mostra qualcuno che lo blocca a terra

Luca Ventre morto a Montevideo nell’ambasciata italiana: un VIDEO mostra qualcuno che lo blocca a terra

Luca Ventre morto a Montevideo dopo essersi introdotto nell’Ambasciata italiana. Ma c’è poca chiarezza sulla vicenda. Anche il ministero degli Esteri non si sbilancia nel fornire dettagli. Mentre la famiglia parla di omicidio. Omicidio di un vigilantes che lo avrebbe soffocato mentre era a terra.

A rafforzare la propria tesi, il fratello e la madre invocano un video. Un video in cui si vede Luca che scavalca il muro di cinta dell’Ambasciata italiana in Uruguay. Poi ci sono dei frame, che girano su internet, in cui si vede Luca a terra. Qualcuno gli sta sopra. Lo tiene bloccato per terra. Ci sono due persone vicino a lui. Gli impediscono di muoversi. Poi l’immagine stacca e torna a scorrere soltanto mentre si vede una barella che trasporta qualcuno in una struttura ospedaliera.

Ma cosa è successo il primo gennaio scorso a Montevideo? La Farnesina ha rilasciato una lunga nota in cui prova a ricostruire la vicenda dell’uomo. Luca Ventre aveva 35 anni.

Luca Ventre morto a Montevideo: il racconto del fratello

Il fratello Fabrizio, in una intervista a Radio Capital ha raccontato che Luca aveva scavalcato il muro di cinta dell’Ambasciata perché riteneva di essere in pericolo di vita. E voleva tornare ad ogni costo in Italia. Fabrizio aggiunge di aver potuto visionare i video delle telecamere di sicurezza. Che mostrano che il fratello è stato “massacrato e torturato da un vigilantes che gli ha tenuto un braccio attorno al collo”. E conclude: “il video mostra che entra i perfetta salute ed esce a peso morto”.

Il raccnto della Farnesina su Luca Ventre

“Il connazionale – spiega la Farnesina – dopo aver scavalcato nelle primissime ore della mattina di un giorno festivo la recinzione dell’Ambasciata è stato fermato da personale di una società di vigilanza locale e da un agente della polizia uruguaiana deputato alla protezione delle sedi diplomatiche. Appena appreso dei fatti, il personale dell’Ambasciata si è immediatamente attivato recandosi in ospedale e rimanendo in costante contatto con il padre del connazionale, residente in Uruguay, al quale è stata fornita tutta l’assistenza possibile”.

“L’Ambasciata si è poi immediatamente attivata sia presso la Magistratura uruguaiana che presso quella italiana, che hanno aperto le rispettive inchieste, le quali sono tutt’ora in corso. La nostra sede diplomatica ha messo a disposizione delle due Magistrature italiana e uruguaiana copia integrale di tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza e conserva gli originali a disposizione di quella italiana. Su indicazione del Ministro Di Maio, l’Ambasciata a Montevideo continua a seguire il caso con la massima attenzione ed è in costante contatto con le autorità uruguaiane, affinché alla vicenda venga assicurata massima priorità e possa essere fatta piena luce quanto prima su questo tragico evento”.

La Farnesina promette alla famiglia Ventre di fare chiarezza

Luca Ventre risiedeva in Uruguay dal 2012. Anche la Vice Ministra Del Re “ha indirizzato personalmente una lettera ai familiari del connazionale, assicurando la piena assistenza della Farnesina e auspicando che sia fatta al più presto giustizia sul caso”. Mentre la Farnesina ha assicurato che “in questo doloroso momento, si stringe alla famiglia del connazionale, e continuerà, tramite la propria Ambasciata a fornire ogni possibile assistenza”.