Magdi Cristiano Allam contro Papa Francesco: “Prima gli italiani. La clandestinità è un reato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2013 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA
Magdi 'Cristiano' Allam

Magdi ‘Cristiano’ Allam

ROMA – Magdi ‘Cristiano’ Allam, giornalista, politico e scritto, fondatore del movimento Io amo l’Italia, nato in Egitto, musulmano, convertito al cristianesimo e antagonista del ‘buonismo ecclesiastico verso gli immigrati’ attacca Papa Francesco dopo la visita a Lampedusa:

In una fase storica tragica in cui gli italiani si impoveriscono sempre di più, con 6,2 milioni che fanno letteralmente la fame, 12 milioni in stato di povertà, un milione di famiglie senza reddito e 4,2 milioni di famiglie che non arrivano a fine mese, sarebbe stato un gesto straordinario, forse doveroso, che la prima visita di Papa Francesco fuori Roma fosse riservata alla sofferenza degli italiani.

Magdi Allam, che in passato si era distinto per frasi come “La strage di Oslo è la prova che è impossibile garantire diritti e libertà a chi non rispetta né regole né doveri” torna su un suo vecchio cavallo di battaglia: No al multiculturalismo, no all’immigrazione. Magdi Allam, eclettico, prima musulmano poi cristiano, prima collaboratore del Manifesto poi del Giornale (fino alle ultime prese di posizioni contro la Chiesa buonista), sfodera anche la carta del reato di clandestinità:

Papa Francesco ha scelto di recarsi a Lampedusa nel luogo simbolo dove sbarcano i clandestini più fortunati e muoiono in mare coloro che colano a picco con le carrette del mare. Chiariamo subito che si tratta di clandestini e che il gesto del Papa è una esplicita, anche se non voluta, legittimazione della clandestinità. La clandestinità è un reato in qualsiasi Stato al  mondo.