“Una scollatura non vuol dire stuprami”: la “marcia delle zoccole”

Pubblicato il 13 Giugno 2011 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dopo gli Stati Uniti e il Canada la “marcia delle zoccole” (SlutWalk) è arrivata in Europa, in Australia e in America Centrale.

Da Londra Città del Messico centinaia di donne, minigonna e tacchi a spillo, sono scese in strada per protestare contro chi dà la colpa delle violenze sessuali ai vestiti succinti indossati dalle vittime.

La prima “marcia delle zoccole” risale allo scorso aprile a Toronto: a darle impulso era stata la dichiarazione di un ufficiale della polizia che aveva detto che le donne dovrebbero evitare di vestirsi come “sluts”, zoccole, per non essere violentate o molestate.

Le proteste si erano poi diffuse negli Stati Uniti e, in Messico, Nicaragua e Honduras.. A Città del Messico donne e uomini hanno manifestato insieme portando striscioni con le scritte: “No vuol dire no”.

(Foto LaPresse)