SALVADOR, BRASILE, 2 LUG – È libero, e fra due giorni sarà processato Mario “Falco” Ferri, detto anche “Superman”, l’italiano che ha fatto invasione di campo durante Belgio-Usa 2-1, ottavo di finale dei Mondiali 2014:
“Tutto ok… Mi hanno liberato ma senza passaporto per adesso non posso tornare sono bloccato qui…
Mi hanno liberato alle 3 di notte (del Brasile) tanti amici mi hanno scritto… Ma vorrei raccontare una cosa… Verso le 4 torno in albergo mi allungo sul letto e mi metto a leggere i migliaia di messaggi che ho ricevuto da NAPOLI… Ho pianto per 5 minuti… Giuro… Emozionato dalle frasi d’amore che mi hanno mandato i Napoletani, pensavo fosse un bel gesto ma queste vostre parole mi hanno fatto piangere. GRAZIE A VOI… E’ stato un onore per me portare quel #CIROVIVE…
In un calcio dove comandano i papponi e i poteri forti noi abbiamo fatto questo gesto che nessuno ci potrà mai più togliere…”
“Dopo essere stato trattenuto per 4 o 5 ore nello stadio, mi hanno rilasciato, ma non mi hanno ridato il passaporto. Ora sono libero, in attesa della direttissima, prevista per dopodomani. In nottata è intervenuto anche un funzionario del consolato. Mi hanno vietato di prendere parte ad altri match”. Così all’ANSA Mario Ferri, alias ‘il Falco’, che ieri ha invaso il campo al 16′ di Belgio-Stati Uniti, ottavo di finale del mondiale di calcio, a Salvador. Falco sarebbe accusato di diversi reati, tra cui l’aver dichiarato una falsa identità – per la sua incursione è entrato allo stadio con un pass da fotografo – e per l’invasione del campo di gioco. Ieri, per il suo blitz, indossava la consueta maglia da superman, ma la novità stavolta erano due scritte: “save favelas children”, dedicata al “popolo brasiliano che soffre”, e “Ciro vive”, pensata per ricordare in mondovisione Ciro Esposito, il tifoso del Napoli rimasto vittima degli incidenti avvenuti prima della finale di Coppa Italia, lo scorso 3 maggio a Roma.
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Abruzzese, di Montesilvano (Pescara), 26 anni, Falco, è noto per le sue invasioni durante le partite di calcio, sia in Italia che all’estero, tanto che già nel 2010, in occasione dei mondiali in Sudafrica, aveva fatto una delle sue incursioni durante la semifinale mondiale tra Germania e Spagna. In diversi casi è stato arrestato. Celebre il suo tentativo di fuga dagli Emirati Arabi Uniti, nel dicembre 2010, quando si imbarcò clandestinamente su una nave da crociera, mentre era in attesa di giudizio in seguito all’irruzione in campo durante Inter-Mazembe ad Abu Dhabi; fu scoperto e bloccato dalla polizia.
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