Matilde Montaudo: “Trojka e perestrojka, basta”. E avanza… ma non per l’aspirante candidata M5S. VIDEO

di Dini Casali
Pubblicato il 29 Marzo 2019 - 09:30| Aggiornato il 23 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Non ne possiamo più dei burocrati che attuano la la trojka e anche la perestrojka. Basta”: l’aspirante candidata alle elezioni europee per il M5S non sembra avere le idee chiarissime sul significato delle parole che usa nel video di presentazione per le primarie del Movimento. L’avvocato catanese Matilde Montaudo nelle ultime ore è diventata suo malgrado una star del web.

Quel corto-circuito semantico tra la trojka – si immagina intendesse il terzetto di esattori istituzionali dei crediti nazionali rappresentato da Commissione Ue, Bce e Fondo monetario – e la perestrojka di gorbacioviana memoria che allude allo smantellamento e la ricostruzione del sistema sovietico agonizzante, in rete è diventato subito virale. Può succedere, una gaffe non è la fine del mondo: l’avvocato però insiste e fa sapere a tutti che ciò che abbiamo ascoltato è esattamente quello che voleva dire. Se abbiamo capito bene, la trojka sarebbe l’agente della dissoluzione dell’Europa così come la perestrojka ha rappresentato la fine dell’Urss. 

“Tanto per chiarire.

Col parallelismo che ho usato, accostando le regole dell’Unione Europea alla Perestrojka, ho voluto porre l’accento su un concetto molto chiaro. Le regole che si stanno portando avanti in Europa oggi, stanno sortendo lo stesso effetto che ha avuto la Perestrojka di Gorbaciov nell’Unione Sovietica, ovvero stanno rischiando di attuare la dissoluzione dell’Europa.

Con una differenza: mentre in Unione Sovietica il dissolvimento dell’Unione ha rappresentato – per coloro che credono nei valori della democrazia e della libertà – qualcosa di auspicabile, in Europa questo non è auspicabile. In Europa, il sistema di regole che, tuttora, reggono l’Unione, rischia di disgregare l’Unione Europea stessa, creando disarmonia tra i popoli che la compongono.

È questa l’unica chiave di lettura in cui deve essere inteso il video. Ringrazio tutti coloro che mi seguono e che, con tutta la loro passione politica, mi hanno dato modo di chiarire cosa intendessi”. (fonte Huffington Post)